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FIAMME IN ZONA TEMPIO, RAGAZZINI BRUCIANO BIDONI E FUGGONO IN MONOPATTINO


Nel video l’intervista a Gloria Marinelli Vicepresidente Associazione ’Via Piave e dintorni’

 

Quello che in un primo momento poteva sembrare solo un via vai sospetto, poco più tardi si rivelerà ben altro. Come racconta Gloria, una delle prime cittadine a far scattare l’allarme, erano circa le 21.30 della sera scorsa quando, alla Baracchina dell’associazione “Via Piave e dintorni”, presidio volto a garantire sicurezza nella zona Tempio, all’improvviso una signora anziana arriva per segnalare ai volontari di turno un incendio su via Poletti. Subito la chiamata al 115, poi la corsa sul posto per vedere con i propri occhi cosa stesse accadendo. È lì che i volontari e i pompieri trovano due bidoni andati in fiamme, completamente fusi. La stessa cosa era accaduta pochi minuti prima su via Monte Grappa, poi in viale Monte Kosica. E poi, ancora, al Tempio di piazzale Natale Bruni, dove ad essere stata presa di mira, una corona commemorativa, andata in cenere. La parete porta ancora i segni della triste bravata. Almeno otto gli ‘obiettivi’ inceneriti dalla banda, nel corso della notte. Oltre al danno, anche i possibili pericoli che potevano scaturire dalle fiamme. Sul posto, sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato e la Locale per risalire al gruppo di baby-vandali. Pare che siano stati già individuati tutti, anche grazie alle immagini della videosorveglianza presenti in zona che li avrebbero ripresi, anche in volto. Fondamentali sono state, soprattutto, le testimonianze di chi li ha visti.

 

 

VIALE INDIPENDENZA: CAPPA A FUOCO. INGENTI I DANNI NELLA CUCINA DI UN BAR


Nel video l’intervista a Samantha, dipendente del Bar Buongiorno

Paura in viale Indipendenza, in zona Modena Est, a causa di un incendio divampato nella cucina del Buongiorno Cafè. Il rogo è divampato intorno alle 10 di stamattina. I primi ad accorgersi delle fiamme sono stati i dipendenti del bar, ma sono giunti sul posto ad aiutare anche due meccanici di un’azienda vicina. Subito sono stati allertati i Vigili del Fuoco, arrivati sul posto con due squadre con Autopompa, modulo fuoristrada e Autoscala. In via precauzionale l’intera palazzina, occupata dal bar e da alcuni uffici, è stata evacuata; sul posto precauzionalmente anche il 118 ma fortunatamente non ci sono stati né feriti né intossicati. Da quanto si apprende, a originare la fiammata nella cucina del bar sarebbe stato uno schizzo bollente finito sul filtro della cappa di aspirazione. Da lì le fiamme sono risalite lungo la canna fumaria fino al comignolo.

 

Il tutto è successo molto in fretta, spiegano i dipendenti del bar, che fortunatamente sono riusciti a uscire in tempo dall’attività. Ingenti i danni alla cucina, anche se la conta è ancora in corso. Le operazioni dei Vigili del Fuoco per lo spegnimento e la messa in sicurezza del luogo si sono protratte per oltre un’ora, ma la celerità del loro intervento ha permesso di arginare la propagazione delle fiamme, che rischiavano di divorare buona parte della struttura. Sul posto anche la Polizia di Stato, che ha messo in sicurezza l’area per permettere le operazioni dei vigili del fuoco e per ascoltare le testimonianze al fine di ricostruire l’accaduto.

COPERNICUS, APRILE 2024 IL PIÙ CALDO MAI REGISTRATO


L’aprile del 2024 è stato globalmente il più caldo mai registrato, con una temperatura media dell’aria in superficie di 15,03 gradi, 0,67°C sopra la media di aprile del trentennio di riferimento 1991-2020 e di 1,61°C sopra la media dell’epoca pre-industriale 1850-1900. Lo rende noto il servizio meteo della Ue, Copernicus, che precisa che si tratta dell’11esimo mese consecutivo che risulta il più caldo mai registrato. La conferma di un cambiamento climatico in atto, inarrestabile, a cui sono conseguenti sempre più fenomeni climatici estremi. Una situazione fotografata anche dall’Osservatorio Geofisico di Unimore: quello appena trascorso si è rivelato un mese meteorologicamente contrastante a Modena, come nel resto della nostra regione. Una temperatura media mensile di 15.6°C significativamente superiore alla media climatica del periodo 1991-2020, con un’anomalia di +1.3°C rispetto alla norma, che posiziona aprile di quest’anno come l’ottavo tra quelli più caldi dal 1861. Quinto, invece, per maggior variabilità statistica di temperatura. Partito con il caldo, nella prima metà del mese con una temperatura media di 18°C, si è poi arrivati al ponte festivo del 21-25 aprile, con una temperatura media di soli 9.1°C. Un episodio così freddo in questo ponte non si verificava da aprile 1991. Come dicono gli esperti del meteo, pare che “non ci sono più le mezze stagioni”. Più precisamente, la mezza stagione c’è, ma diventa più calda e soprattutto più estrema nei cambi di temperatura.

MODENA VOLLEY – MERCATO IN MOVIMENTO: IN ARRIVO DE CECCO


 

Sta prendendo forma, anche piuttosto velocemente, la nuova rosa del Modena Volley per la stagione prossima ventura.
Meglio così: un colpo di spugna sulla stagione appena finita, senza buttare via tutti e tutto, anzi. Conservando quel poco di buono che è rimasto, a cominciare dalla conferma di coach Alberto Giuliani.
Dopo l’annuncio di ieri dell’arrivo ufficiale da Civitanova Marche del centrale Simone Anzani, un gradito ritorno qualche anno dopo, sono già tre gli acquisti definiti dal Modena Volley: oltre ad Anzani, l’opposto austriaco Paul Buchegger e lo schiacciatore cubano Josè Miguel Gutierrez.
Il quarto arrivo, ormai soltanto da ufficializzare, sarà quello dell’esperto palleggiatore argentino Luciano De Cecco, anche lui proveniente da Civitanova. Servirà anche trovargli un vice all’altezza della situazione, che potrebbe essere il giovane alzatore francese Alexandre Gabin.
Un ulteriore tassello sarà il nemmeno 18enne centrale Pardo Mati, protagonista in A2 con Santa Croce.
Poi, se non ci sarà la classica ciliegina sulla torta da cogliere al volo, il mercato del Modena Volley potrà dirsi realizzato e completato.
L’arrivo di Anzani, 32 anni, giocatore esperto, va a coprire il vuoto – invero non indimenticabile – che lascerà il tedesco Anton “Toni” Brehme, in partenza per la Polonia.
Nel “pacchetto centrali”, Anzani affiancherà i due confermati Dragan Stankovic e Giovanni Sanguinetti.

FESTA CARPI. LAZZARETTI: “TIFOSI FANTASTICI, CI HO SEMPRE CREDUTO”


Nel video, le interviste a:

  • Claudio Lazzaretti, presidente Ac Carpi
  • Enrico Bonzanini, direttore generale Ac Carpi

E’ stato Claudio Lazzaretti il grande mattatore della festa per il ritorno del Carpi fra i professionisti. Il presidente, che 3 anni fa impedì che il calcio sparisse dalla città dei Pio dopo il fallimento del vecchio Carpi Fc, ha fatto cantare gli oltre 2mila tifosi che hanno riempito piazza Martiri, accogliendo fra fumogeni e cori il pullman della squadra partito dallo stadio “Cabassi” dopo il 5-1 sul Certaldo. Il Carpi targato Serpini ha saputo fare innamorare un’intera città, passando fra le montagne russe di un campionato cominciato in salita, col Ravenna a +6 a fine andata e che poi sembrava definitivamente sfumato a metà gennaio coi romagnoli a +11. Lì qualcosa è scattato e nel ritorno, dopo il ko di Prato, il Carpi ha messo insieme 13 vittorie e 3 pareggi, completando la rimonta a 7 gare dalla fine con lo scontro diretto.

 

BASTA LA SALUTE? PREVENIRE E CURARE PER RAGGIUNGERE IL BENESSERE


Nel video le interviste a:

  • Maria Concetta Pezzuoli, Delegata ANT Modena
  • Prof Giovanni Tazzioli, Specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso e Chirurgia Toracica

Diversi i temi trattati nel convegno ANT, prima di tutti quello della prevenzione oncologica che fa parte della storia stessa dell’associazione perché il suo primo progetto, riguardante la diagnosi precoce dei melanomi è nato proprio a Modena nel 2004 con visite dermatologiche gratuite rivolte alla cittadinanza.

Altri aspetti trattati con i numerosi relatori e davanti un pubblico che ha visto la presenza di alcune istituzioni della città, sono quelli giuridico finanziari della tutela dei diritti del malato oncologico anche alla luce della recente legge sul diritto all’oblio oncologico e prima ancora quello legato agli aspetti scientifici delle ricerche tecniche di diagnosi precoci, oggi sempre meno invasive e che tengono conto dei risvolti psicologici del paziente.

Fondazione ANT è un’ ampia realtà non profit in Italia per l’assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai pazienti oncologici. Dal 1985 a oggi ha assistito oltre 155.000 malati in 11 regioni italiane tra cui l’Emilia Romagna.

 

 

VIA PISACANE, ABUSIVI IN SUBAFFITTO E DEGRADO NEI GARAGE DEL CONDOMINIO


Nel video le interviste a:

  • Annalisa, Residente di via Pisacane
  • Angelo, Residente di via Pisacane

Appartamenti che si svuotano, via via uno dopo l’altro, perché sempre meno famiglie, nell’enorme condominio al civico 5 di via Pisacane, vogliono continuare a viverci. Colpa del degrado, di frequentazioni poco rassicuranti che tengono sotto scacco la zona: di giorno bivaccano per la strada, si ubriacano, spacciano. Di notte, invece, punto di ritrovo nei garage sotterranei. È proprio lì che, a detta di quegli ormai pochi residenti “superstiti”, tra cataste di roba abbandonata, materassi, feci umane e tanta, tanta, sporcizia, si rintanerebbero diversi inquilini abusivi, tutti in subaffitto. Chiavi alla mano, s’infiltrano nei cunicoli e si barricano nei box. Poi di giorno scompaiono, ma quello che resta là sotto è tutt’altro che un mistero.

Mentre tiene per mano la sua bambina, Angelo, residente del palazzo, ci accompagna nel tour. Nel parcheggio, alcune auto abbandonate con gente all’interno. Con noi c’è anche Annalisa che si guarda le spalle e ci invita a fare altrettanto. Dice di non sentirsi più sicura, motivo per il quale ha messo in vendita il suo appartamento. Ha scritto anche un post su Facebook, dalla disperazione.

E non è la sola ed unica a sentirsi così. Nonostante gli appelli fatti, le ripetute richieste d’aiuto, sembra che nessuno sia disposto ad aiutarli.

CASO HERA LUCE, IL COMUNE AVVIA UNA GARA PUBBLICA


Dopo il ricorso al Tar per violazione della concorrenza e l’annullamento delle delibere da parte dei giudici per lo stesso identico illecito, l’illuminazione pubblica di Modena va verso un nuovo contratto di servizio. È stata infatti avviata una procedura di gara pubblica attraverso la quale sarà affidata la nuova gestione. Una gara pubblica mai indetta prima d’ora che è costata al comune un iter giudiziario avviato dopo la segnalazione del gruppo Edison, che contestava l’assegnazione diretta dell’illuminazione pubblica ad Hera Luce. Il Tar ha dato ragione al gruppo, svelando che di fatto Piazza Grande aveva contravvenuto alle norme sulla concorrenza per anni, affidando direttamente a Hera la posizione originaria della precedente Meta. Ma il caso non si è fermato lì. Per dare continuità alla gestione, il Consiglio Comunale attraverso delibere aveva consegnato nuovamente il servizio a Hera Luce, ritenendolo l’unico soggetto in grado di garantire la continuità del servizio in quanto proprietario di buona parte degli impianti. Ma secondo i giudici così facendo sono state violate nuovamente le norme sulla concorrenza, per questo le delibere sono state annullate. Una relazione sullo stato del procedimento per l’affidamento della gestione, in questo quadro, sarà presentata entro ottobre come richiesto dall’ordinanza emessa dal Tar lo scorso 28 marzo. La pubblicazione degli atti di gara è prevista tra fine 2024 e inizio 2025.

DISAGIO GIOVANILE, DA “BULLO” A EDUCATORE: LA VERA STORIA DI DANIEL


Nel video intervista a Daniel Zaccaro, ex-bullo

Daniel Zaccaro ha 32 anni, è cresciuto a Quarto Oggiaro, ha due lauree ed è educatore nella comunità Kayros di Milano. Questa è la sua storia, ma a metà. Sì, perché quella vera è fatta di due facce e racconta di un passato, di un’adolescenza difficile fatta di violenze domestiche, di sospensioni a scuola, di atti di bullismo, di rapine che lo hanno portato dritto in carcere. Un “ex-bullo”, è così che si definisce lui stesso davanti agli studenti dell’Istituto Ipsia Corni, finito più volte al centro della cronaca locale per via di ripetuti episodi di violenza tra giovanissimi. Sono lì per ascoltarlo, per trasformare la testimonianza di caduta e rinascita di quel ragazzo fino a pochi anni fa considerato “perduto, “irrecuperabile”, in un esempio.

Baby gang, criminalità giovanile, bullismo, disagio, sbandato. Parole che a Daniel risuonano familiari. Conosce bene le fragilità che molti ragazzi vivono oggi, perché lui stesso le ha vissute. Quel mondo in cui la percezione delle conseguenze non esiste, dove regna solo la rabbia e la mancanza di veri e propri punti di riferimento. Quella per anni è stata la sua unica “realtà”. Ma ripartire si può. A patto che non ci si fermi alla sola condanna o punizione. Un finale diverso si può scrivere.

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