L’Assemblea di Confindustria Ceramica ha confermato con il 99,6% dei voti validi Giovanni Savorani quale Presidente dell’Associazione per il biennio 2022 – 2023.

Savorani, che ricopre l’incarico dal 2018, era alla naturale scadenza del mandato che consuetudine vuole sia limitata a soli due bienni consecutivi.

È la prima volta, quindi, che un Presidente viene confermato per un terzo mandato, tra l’altro con la quasi totalità dei voti. Nei quattro anni sin qui svolti alla presidenza dell’associazione della ceramica, Savorani ha dovuto affrontare una lunga serie di imprevisti e difficoltà che hanno cercato di minare uno dei comparti d’eccellenza del Made in Italy. Partendo del dumping cinese, affrontato e fortemente limitato grazie ad un lavoro di squadra effettuato a livello europeo prima e, negli ultimi tre anni, ampliato anche al mercato statunitense, per poi proseguire con una pandemia che ha addirittura imposto lo stop produttivo, fino agli incrementi pari al 300% di gas e materie prime.

Sfide che Giovanni Savorani alla guida di Confindustria Ceramica ha sempre affrontato mantenendo la barra dritta senza lesinare attacchi e rivendicazioni sia al Governo italiano che al parlamento Europeo; non è un caso se la prima uscita pubblica di Mario Draghi come Presidente del Consiglio sia avvenuta proprio nel distretto ceramico.

Sono questi i motivi che hanno spinto l’Assemblea di Confindustria Ceramica a fare uno strappo alla regola, portando per la prima volta a tre i mandati presidenziali.      L’Assemblea di ieri pomeriggio ha poi confermato anche i cinque vicepresidenti: Augusto Ciarrocchi, Luigi Di Carlantonio, Franco Manfredini, Filippo Manuzzi ed Emilio Mussini.