Tre mesi, i primi dell’anno, che riflettono, parlando di turismo, un quadro non omogeneo che in alcuni casi si fa molto positivo, in altri registra crolli piuttosto evidenti. Il dato generale riporta un flusso turistico sul territorio provinciale di 174mila 295 visitatori, di cui 132mila italiani e 41mila stranieri. Le differenze si presentano da area ad area ed è evidente un buono stato di salute del movimento turistico in pianura, in calo quello in appennino. In quest’ultimo caso certamente alla base una stagione che non ha dispensato le precipitazioni nevose necessarie a soddisfare il turismo bianco. Lo dimostrano i dati, a Fanano per esempio si registra un -44,2% di turisti rispetto all’anno scorso, a Fiumalbo -31,7%, -56,5% a Pievepelago e -19,6% a Sestola. Inoltre, a rendere difficile la situazione, come spiegato da Federalberghi Modena, anche la mancanza di personale. Una serie di elementi che ha portato l’associazione di categoria a sostenere la necessità di un ripensamento del comparto insistendo sugli sport in genere. La città di Modena da parte sua da gennaio a marzo ha registrato sempre numeri positivi sia per quanto riguarda i visitatori italiani, +0,5% sul 2023 e quelli stranieri + 15,7%. Il ponte del 25 Aprile è stato caratterizzato, sotto la Ghirlandina, in massima parte da un turismo mordi e fuggi. Una significativa crescita si è vista nel distretto ceramico, Sassuolo ha infatti registrato quasi un + 37% di turisti, Maranello +27% sul 2023. Anche Mirandola ha fatto un balzo in avanti rispetto allo scorso anno, registrando un + 25%, Nonantola un +19%