E’ ancora una volta la pessima il parametro della sicurezza legato soprattutto al numero di reati denunciati, a trascinare verso il basso la provincia di Modena nella classifica del Sole 24 ore sulle 107 province italiane. Rispetto allo scorso anno sono quattro le posizioni perse. La provincia era il 15° l’anno scorso, al 19° oggi. Le criticità maggiori  che pongono Modena nella zona più bassa della classifica, quelle legate alla sicurezza. Nella categoria siamo al 77°. Una posizione data da diversi fattori: l’alto numero di furti in appartamento che pone la provincia al 104° posto in Italia, e al 92 per indice di criminalità, ovvero reati denunciati. Ma l’insicurezza cui Modena soffre è anche nel tasso di incidentalità stradale dove si registra un 66 esimo posto. Dato legato anche alla grande numero di auto in circolazione. Qui Modena ha il quinto posto in classifica. Un dato che si riflette in negativo  sull’inquinamento. Modena è 93esima per quello da PM 10. Un dato negativo che il 32° esimo posto raggiunto per ricchezza e consumi (dove spicca l’elevato costo delle case e dell’aumento del costo della vita), ed il 34° per cultura e tempo libero non riescono a compensare. Ma è proprio nel campo del tempo libero che Modena vanta però alcuni primati come quello della spesa procapite per spettacoli e concerti. Modena ha il primo posto nel numero di Polizze vita e premi pro-capite

Trainano al rialzo anche il secondo posto per numero di stranieri regolari o il terzo per disoccupazione giovanile, o il secondo posto per saldo migratorio interno (ovvero nel saldo tra i nuovi iscritti all’anagrafe, maggiori rispetto a coloro che si sono trasferiti). I redditi medi dei modenesi portano la provincia all’ottavo posto. La classifica del sole 24 dove al primo posto spicca Milano e dove sul podio troneggiano anche Bolzano e Trento, nel suo trentesimo anniversario fornisce e confronta anche i dati storici. Dai quali emerge un peggioramento di Modena nella classifica generale negli ultimi 5 anni. Da quando, nel 2014, Modena era al terzo posto poi, soprattutto a causa del crollo delle posizioni sulla sicurezza e il calo anche in servizi dove un tempo eccelleva come quelli ambientali, è stato una discesa pressoché costante.