Nel video l’intervista ad Armando Gualmini, Vicepresidente di Coldiretti Modena

Stop alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, incrementare invece gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l’aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali e cancellare definitivamente l’obbligo dei terreni incolti. Queste le richieste che muovono la nuova manifestazione che gli agricoltori hanno portato a Bruxelles. Migliaia i trattori che bloccano le strade della città. Tra questi, anche i mezzi degli agricoltori modenesi di Coldiretti, che hanno presentato un intero Piano di Proposte per risolvere la crisi dell’agricoltura. Ordinata e pacifica la delegazione di Coldiretti non ha sfilato in corteo per evitare i tafferugli e gli scontri che hanno interessato invece altre organizzazioni. L’associazione è tornata nella capitale europea per chiedere all’Unione risposte tempestive per la filiera agroalimentare oggi a rischio. Un settore che solo in Italia sviluppa oltre 600 miliardi di fatturato. La situazione economica è così grave che per Coldiretti al di fuori della Politica Agricola Comune andrebbe affrontata con misure specifiche anticrisi a partire da una piena flessibilità sugli aiuti di stato, prorogando il Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione di almeno un anno. Ma a Bruxelles Coldiretti punta anche a scardinare anche alcune direttive UE ritenute folli, come quella sul packaging che colpisce le aziende ortofrutticole o la direttiva “ammazza stalle” che equipara gli allevamenti alle fabbriche.