Nel video, le interviste a:

  • Gianpiero Cavazza, assessore alla Cultura Comune di Modena
  • Chiara Lusuardi, Istituto storico di Modena

Il 14 febbraio 1944, durante la Seconda guerra mondiale, una bomba sganciata da un aereo alleato colpì la stazione ferroviaria di Modena e la zona industriale a nord della città, dove si trovavano le officine Corni. Fu la prima delle oltre duecento incursioni aeree che colpirono la città e causarono distruzioni e danni enormi anche in centro storico. Qui la chiesa dei Servi fu rasa al suolo, e vennero colpiti, tra gli altri edifici, il Duomo e palazzo Santa Chiara. Le bombe cambiarono profondamente il volto della città ma soprattutto sconvolsero la vita dei cittadini che per la prima volta scoprirono la “guerra totale” che arrivava dall’alto, all’improvviso, e colpiva tutti indistintamente. Uno dei primi rifugi antiaerei fu il Nuovo Diurno, ed è proprio qui che, 80 anni dopo, per non dimenticare quei tragici eventi, si svolge la rassegna “Quando (anche qui) cadevano le bombe”. Un’occasione per conoscere una parte della storia di Modena e riflettere sulle trasformazioni della guerra nel Novecento e sulle sue terribili conseguenze sulla popolazione, effetti che le persone soffrono ancora oggi nelle guerre dentro e fuori dall’Europa.