Con il giro di vite previsto dal decreto del governo e dalle ordinanze dei singoli comuni sugli spostamenti dei cittadini, aumenta anche il presidio delle forze dell’ordine. In questi giorni, la sola Polizia municipale di Modena ha controllato 450 persone e denunciato 12 cittadini per violazione del DPCM; sono state otto le verifiche presso attività commerciali, con sei denunce e altrettante segnalazioni alla Prefettura per la sospensione dell’attività. Un’intensificazione dei controlli sta arrivando anche in provincia. I nove comuni dell’Area Nord hanno in particolare reso noto che saranno incrementate le operazioni della polizia locale e delle forze dell’ordine in generale con verifiche più severe. In questi territori, la municipale, nel periodo che va dall’11 al 17 marzo, ha effettuato oltre 1700 controlli in pubblici esercizi; altre 1600 si sono svolti nelle aree verdi; 15 in tutto i reati riscontrati per la violazione delle norme di contenimento del virus. I numeri forniti dall’attività delle forze dell’ordine della Procura parlano di oltre 2000 verifiche in tutta la provincia, per un totale di 129 denunce. Si ricorda che a partire da ieri, è cambiato il modulo di autocertificazione obbligatorio per chi esce di casa. Nel nuovo documento è necessario dichiarare di non essere positivi al Covid-19 e di non essere in quarantena. Chi viola i divieti imposti da quest’ultima commette un reato penale e rischia fino a 12 anni per concorso colposo in epidemia. Chi invece pur non essendo in quarantena trasgredisce alle regole rischia fino a tre mesi di arresto e un’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale