La provincia chiude i parchi, Modena ancora no, ma rinforza i controlli della municipale. Da oggi la polizia locale della nostra città si attiva, in prossimità delle aree verdi, dove sono state diverse le segnalazioni di assembramenti, con interventi con altoparlanti per invitare le persone a uscire di casa solo se strettamente necessario. Diversamente da altri comuni, a Modena non è ancora arrivata invece, un’ordinanza apposita che chiuda definitivamente i parchi per evitare gli assembramenti e quindi il rischio di contagio. La capofila, nel lock down delle zone verdi, è stata Carpi, che già dalla scorsa settimana ha impedito ai cittadini l’accesso ai parchi e ai cimiteri comunali fino al 25 marzo. Il sindaco Alberto Bellelli ha in particolare disposto la chiusura totale dei giardini e dei parchi pubblici, mentre nei cimiteri comunali restano attivi i servizi di trasporto, ricevimento e tumulazione che consentono l’ultimo saluto da parte dei familiari in forma strettamente privata; le misure limitano anche l’uso delle panchine a una sola persona alla volta. Un giro di vite, quello carpigiano, ulteriore rispetto al decreto del Governo, che è stato messo in atto anche in altri comuni. A Formigine, è scattata un’ordinanza simile fino al 25 marzo, con l’aggiunta di un divieto assoluto dell’uso delle panchine. A Mirandola, Bomporto, Bastiglia, Fiorano e Medolla, la chiusura totale di parchi e cimiteri –fatta eccezione la tumulazione- è in vigore fino al 3 aprile. Più morbida invece l’ordinanza di Sassuolo, che impone la chiusura delle aree verdi dalle 18 alle 6 del mattino e dalle 8 alle 16. Nell’ordinanza, si specifica che in queste aree è possibile portare i propri animali domestici, per i loro bisogni fisiologici, nelle finestre di accesso indicate e solo a condizione che la passeggiata si svolga nel raggio di 500 metri dall’abitazione del proprietario.