Nel video l’intervista alla cantante e attivista Noa

Vestita di bianco, sul palco del Duomo, la sua voce si è alzata melodica e cristallina, ma anche forte e decisa, sia per cantare che per parlare di pace. È stata l’artista israeliana Noa la protagonista assoluta del concerto di San Geminiano, trasmesso in diretta dalle telecamere di TvQui ieri sera. In un Duomo gremito la cantante non ha potuto fare a meno di aprire lo spettacolo con una lunga riflessione sulla situazione in Medio Oriente, drammaticamente precipitata da quando lo scorso 7 ottobre Hamas ha preso in ostaggio oltre 200 israeliani. La durissima controffensiva ha portato alla morte di 25mila persone, tra cui molti bambini, nella striscia di Gaza. Una tragedia che deve finire ha detto la cantante e attivista per la pace Noa. Sul palco la cantante ha ricordato anche il dramma dello studente Shoval, che studia a Modena. Suo zio è ancora oggi ostaggio di Hamas e Noa ha chiesto a gran voce la liberazione di tutti gli ostaggi e la cessazione delle ostilità con la costituzione di due stati per due popoli. In un momento in cui per motivi di sicurezza ha dovuto annullare molti concerti, esibirsi in Duomo ha avuto per Noa un grande significato. Tra le note di Ave Maria, Paradise e Beautiful That Way, canzone del film “La Vita è Bella” di Roberto Benigni, l’artista ha condiviso il suo desiderio di costruire ponti tra le civiltà

 

TRADUZIONE DELL’INTERVISTA A NOA:

Sono israeliana, non posso far finta che vada tutto bene; arrivare, cantare come se fosse un momento normale. Non è un momento normale.

E’ importante per me dire che gli estremisti sono pericolosi. Sono pericolosi per il popolo palestinese. Hamas è pericoloso per i palestinesi. Mentre gli ebrei estremisti, gli ebrei messianici estremisti sono pericolosi per gli israeliani. Sono quelli che abbiamo al governo adesso. Sono quelli che hanno ucciso Yitzhak Rabin, sono quelli che continuano a occupare la West Bank, occupazione a cui mi oppongo con forza. Ecco perché serve la Pace. Alla fine, tutto riporta a questo: la Pace.

Quando canto prego sempre nel tempio del Dio della musica. La mia musica per me è una preghiera. E per me una chiesa è un luogo di dio, del mio dio. E per me dio è un dio d’amore, appartiene a chiunque. Amo cantare nelle chiese e nei luoghi sacri perché per me la musica è sacra