Torna a salire la temperatura politica sul buco nel bilancio della sanità dell’Emilia-Romagna. Il timore di un commissariamento sui conti 2022 legato ad un disavanzo di 75 milioni non ha senso per l’assessore regionale Raffaele Donini, che esclude fermamente questa ipotesi: i soldi, ribadisce, ci sono. “In autunno – ha specificato Donini – abbiamo accantonato fondi regionali per 85 milioni di euro attraverso il bilancio di previsione 2023 e previsto l’utilizzo dell’avanzo vincolato, risorse che permettono adesso la chiusura in equilibrio dei bilanci 2022 delle aziende sanitarie”. Un equilibrio possibile nonostante lo squilibrio frutto dei mancati trasferimenti nazionali e generato dall’impennata dei costi Covid e dai rincari energetici. Invece le valutazioni su andamenti della spesa e sugli scostamenti dei conti dalla sanità regionale di queste settimane, insomma i già discussi 400 milioni mancanti, fanno riferimento all’anno in corso. Chiarisce Donini: “Si tratta di stime, in un contesto segnato da incertezze e difficoltà che vede tutte le Regioni italiane chiedere al Governo di rifinanziare a pieno il sistema sanitario nazionale”. La data che farà la differenza, sarà quindi quella del marzo del prossimo anno, 2024, entro cui andrà chiuso il bilancio del 2023. Prima di allora, ha spiegato Donini, non si può parlare di commissariamento. Eppure dall’opposizione la Lega vuole comunque vederci chiaro, tanto che ha convocato in Regione i direttori delle aziende sanitarie per chiarire la situazione dei conti, alla luce del disavanzo da oltre 70 milioni dell’anno 2022.