Parla di riapertura delle scuole a rischio Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. In un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”, Ricciardi si è unito alle voci di quegli esperti che sostengono che se i contagi continueranno ancora a crescere ci sarà “un problema serio da affrontare”. “Non è ipotizzabile – ha aggiunto – solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole il mese prossimo”. Al momento però il Governo ha confermato il ritorno sui banchi il 14 settembre e proprio domani si attende la riunione del Comitato tecnico scientifico per avere ordinanze chiare in merito alla riapertura.  Il Cts, secondo quanto già trapelato, ribadirà che non si deroga all’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe. Nel caso fosse impossibile garantire il metro di distanza gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione. Intanto stanno uscendo le prime regole del nuovo protocollo di sicurezza: la fondamentale è che se un alunno sarà trovato positivo al coronavirus scatterà la quarantena per chi ha avuto contatti con lui nelle ultime 48 ore all’interno del complesso scolastico, vale a dire compagni di classe e docenti. Da quanto si apprende, ad ogni scuola verrà poi chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da ponte con le Asl territoriali. A lui saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. È al vaglio l’ipotesi di test rapidi con casi sospetti. Ministero della Salute, Regioni e Asl starebbero studiando la possibilità, in caso di presenza di un sospetto contagio da coronavirus a scuola, di effettuare test molecolari immediati.