Nel corso di questo anno di carcere ha mantenuto sempre una buona condotta ed essendo incensurato il 31 gennaio scorso è stato rilasciato, in attesa di giudizio. Rimane come forma cautelare l’obbligo di firma. Si tratta di un 20enne di origine marocchina che nella notte tra il 1° e il 2 febbraio 2023, nel corso di una violenta lite, nata sembrerebbe per questioni di ragazze, dopo aver spaccato una bottiglia di vetro ha colpito violentemente un connazionale coetaneo alla mano tanto da provocargli ferite così profonde che è stato necessario, con un delicatissimo intervento chirurgico, amputargli due dita. Un episodio di sangue che è ancora negli occhi di chi ne è venuto a conoscenza e che si è consumato in un angolo scuro e abbandonato dell’ex locale Raid a Ponte Alto. L’avvocato che assiste il giovane aggressore ha chiesto per lui un patteggiamento e la derubricazione del reato da tentato omicidio, per il quale il 20enne era stato arrestato, a lesioni gravi. Ma la giudice che avrà il compito di stabilire la pena non ha sciolto ancora la riserva sulla sua decisione che invece avverrà nella nuova udienza del 23 maggio. La vittima, ricoverata al Policlinico di Modena dopo che alcuni passanti lanciarono l’allarme, ebbe una prognosi di 40 giorni. Nel procedimento a suo carico il 20enne aggressore ha affermato di aver agito spinto dall’ira dopo essere stato provocato. Sul luogo venne trovata una felpa e uno straccio intrisi di sangue e quando fu identificato e rintracciato l’autore del fatto, indossava ancora un giubbotto con chiare tracce di sangue.