Nel video intervista a Franco Piacentini, Presidente Associazione Vittime della Strada

Nel 2021 le vittime sono state 44 e circa 3500 i feriti con postumi invalidanti. 6 le persone che hanno perso la vita in strada nel 2022 durante incidenti stradali in cui è stata coinvolta la Polizia Municipale, dato che sale se si considerano i sinistri rilevati dalle altre forze dell’ordine. Una fotografia impietosa quella scattata dalla cronaca delle strade della provincia di Modena: pedoni e ciclisti travolti a volte anche sulle strisce pedonali, auto che sfrecciano e sempre più spesso la distrazione o l’imprudenza tra le cause principali. In tutta Italia nel solo 2021 sono state 2875 le persone morte in strada pari a 8 al giorno. Ma se lo scorso anno è da considerarsi nero sul fronte dei sinistri il 2022 non è certo da meno. Sul nostro territorio tra le strade ad alto rischio c’è la Canaletto, a seguire la Nazionale per Carpi e sul podio nero la Tangenziale che va verso Sassuolo. Strade molto trafficate e a scorrimento veloce dove gli incidenti sono frequenti. Nel comune di Modena le cause sono state: la distrazione al volante per il 37% dei sinistri, la mancata precedenza a pedone per il 25% a parimerito con il mancato rispetto dei limiti di velocità, a cui va aggiunta anche l’assenza della percezione del rischio a causa di alcool o droghe. Vite spezzate di colpo, che continuano a macchiare di sangue le strade, nonostante le campagne informative e la stretta dei controlli che si sono intensificati anche nella nostra città. Domenica ricorre la Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime della Strada, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che si può fare per evitare questa infinita strage che, anche nel nostro Paese, assume dimensioni ancora troppo grandi.