Non offrirlo ghiacciato, ma tirato fuori dalla cantina un paio d’ore prima e raffreddato in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso. Mantenerlo a una temperatura compresa tra 8 e 12 gradi. Berlo in una flûte. Stapparlo tenendo con una mano il tappo e facendo ruotare con l’altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l’espulsione del tappo. Versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano e per ultimo mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere. Sono le regole per degustare al meglio lo spumante che si stapperà a mezzanotte per festeggiare il 2020 che verrà. Sul tavolo del cenone la bottiglia di spumante e fondamentale tanto quanto il cibo tradizionale: secondo le stime di Coldiretti circa 74 milioni di tappi di spumante italiano verranno stappate sulle nostre tavole, un aumento dell’8% rispetto al 2018. Il brindisi Made in Italy ha spinto la produzione a oltre 700 milioni di bottiglie, con il Prosecco che guida la classifica seguito da Asti e Franciacorta. La grande maggioranza dello spumante italiano si consuma all’estero: gli inglesi si dimostrano i più fedeli, seguiti dagli Stati Uniti e dalla Germania. Le bollicine italiane sfidano anche lo Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra una crescita record delle vendite del 30%.