Nel video l’intervista a Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto

E’ una storia di solitudine ed emarginazione sociale quella che si cela dietro alla morte, avvenuta a distanza di 48 ore, di una donna di 74 anni e del figlio di 50 anni residenti in via Castellaro a Spilamberto, entrambi assistiti dai servizi sociali. La donna era stata trovata priva di vita nel letto di casa, un alloggio popolare accanto ai magazzini comunali, nella notte fra giovedì e venerdì, mentre il figlio era stato trovato in stato confusionale accanto al corpo della donna. Portato al Policlinico col 118, dopo due giorni di ricovero in terapia intensiva, a causa di un problema cronico che da tempo lo perseguitava, è spirato. Su entrambi i corpi il pm ha disposto l’autopsia che potrà fare luce su una storia di solitudine ed emarginazione. Sul corpo della donna non sono stati trovati segni di violenza e la morte naturale sembra la causa più probabile del decesso. La famiglia non riceveva visite e non aveva parenti in zona, il figlio era stato recentemente in carcere e alla Casa di lavoro di Castelfranco. Aveva scelto di scontare il resto della pena presso la casa della madre, dove è avvenuta una tragedia che ha ancora tanti punti oscuri e che ha lasciato il segno anche nella comunità spilambertese