È in arrivo una stretta dell’Europa sulla circolazione dei cittadini fra gli Stati membri e tra le aree più a rischio figura l’Emilia-Romagna. I commissari per la Giustizia e per gli Affari Interni, Didier Reynders e Ylva Johansson, hanno presentato oggi le misure dell’Unione Europea per migliorare il coordinamento tra i Paesi Membri e soprattutto per regolare gli spostamenti all’interno e all’esterno dell’Europa, limitandoli solo a quelli essenziali. Sulla base di una simulazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Emilia-Romagna, insieme a Veneto, Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano, appaiono di colore “rosso scuro”. Che cosa determina questa condizione? Intanto, l’idea della zona “rosso scuro” nasce per scoraggiare qualsiasi spostamento non necessario da specifiche aree ritenute particolarmente virulente e si applica a quei territori in cui i tassi di notifica di nuovi casi negli ultimi 14 giorni è superiore a 500 persone ogni 100mila abitanti. Chiunque volesse uscire da queste zone dovrebbe dimostrare di essere negativo al momento stesso della partenza, mostrando un test fatto non più di 72 ore prima, e comunque effettuando un periodo di quarantena una volta arrivati a destinazione. L’idea è ancora da mettere a punto, ma se dovesse essere confermata, chi abita nella nostra regione oltre a dimostrare la necessità inderogabile dello spostamento, incontrerebbe nuovi e stringenti ostacoli. Le indicazioni, hanno specificato i commissari Ue, non si applicherebbero ai transfrontalieri, che per lavoro o motivi di famiglia passano i confini molto spesso e ai lavoratori del settore trasporti.