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ALLUVIONE – LA TRAGEDIA IN ROMAGNA, UN ANNO DOPO


Un anno dopo, l’alluvione ha lasciato in profondità i suoi segni.

La notte tra il 2 e il 3 maggio 2023 rappresentò l’inizio della tragedia per la Romagna: una tragedia continuata con un’alluvione ancora più devastante, due settimane dopo, uno spietato colpo di grazia su un territorio già duramente provato.
17 furono i morti (due nella prima fase, 15 nella seconda fase), vittime di allagamenti, straripamenti e frane che coinvolsero in tutto 44 comuni, colpendo in particolare le province di Ravenna, Cesena-Forlì e Rimini (e, in misura minore, Bologna), causando decine di migliaia di sfollati.
Fu stata la provincia di Ravenna a pagare il dazio più pesante, con 8 vittime.
Il primo a perdere la vita fu un pensionato di 80 anni, a Castelbolognese, sepolto sotto il fango, nel cortile della sua casa.
Un anno dopo, quei tragici eventi sono ancora una ferita aperta.
Un anno dopo, il piano di ricostruzione, affidato al Commissario straordinario, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, continua, faticosamente.
Un anno dopo sono numerosi i sindaci del territorio colpito dalle alluvioni a lamentarsi degli indennizzi che non sono mai arrivati, ancora alle prese – ogni giorno – con argini da ripulire, strade da rattoppare, infrastrutture da ripristinare e cantieri ancora da avviare.
Dando sempre uno sguardo preoccupato verso il cielo, affinché non accada mai più.

MODENA-COMO – SFIDA TRA SERIE A E SALVEZZA


    Vedremo un Modena diverso.
    L’amarezza per il derby perso male a Reggio Emilia costringerà Pierpaolo Bisoli a cambiare copione, sinfonia e qualche interprete per la partita di domenica pomeriggio (ore 15) al “Braglia” contro il Como.
    L’obiettivo di questa ultimissima parte di un campionato tutt’altro che glorioso è conquistare quel punticino che manca per la matematica salvezza.
    Con il Como bisognerà conquistarselo, perché i lariani non regaleranno assolutamente nulla. Saranno senza i loro tifosi (la partita è vietata ai residenti in provincia di Como), ma con una vittoria festeggerebbero subito la promozione in serie A, 20 anni dopo la loro ultima partecipazione.
    La spinta emotiva della squadra allenata dalla strana coppia Fabregas-Roberts sarà fortissima, mentre il morale della truppa canarina è sotto i tacchi.
    Il derby ha evidenziato come l’arrivo di Bisoli sia stato soltanto un effetto-placebo, visto che la squadra – a Reggio Emilia – è mancata anche sotto il profilo della grinta e del carattere, da sempre le caratteristiche di Bisoli e delle sue squadre.
    Il tecnico di Porretta Terme lavorerà molto sulla testa dei suoi giocatori, per trovare la motivazione giusta in queste ultime due partite, senza nemmeno voler prendere in considerazione l’ipotesi nella quale il Modena non faccia neppure un punto…

    La formazione? Qualche novità sembra all’orizzonte: Gagno in porta, Magnino-Zaro-Pergreffi-Cauz in difesa, Battistella-Santoro-Palumbo-Cotali a centrocampo, Gliozzi e Strizzolo in attacco, considerata la squalifica di Abiuso.
    Dopo la vittoria in extremis con il Cittadella, a Como l’attesa è spasmodica: allo stadio “Sinigaglia” ci saranno alcuni maxischermi per permettere ai tifosi di seguire la partita del “Braglia”.

     

    ARRESTATO LADRO SERIALE A CASTELNUOVO, AUTO RAZZIATE


    E’ stato arrestato dai Carabinieri un 40enne italiano, gravemente indiziato di furti di beni custoditi all’interno di autovetture, nella maggior parte dei casi parcheggiate nelle aree preposte di supermercati nel territorio del Comune modenese. Le razzie sarebbero avvenute tra l’agosto 2022 e il giugno 2023. Sarebbero 21 i furti consumati e contestati al 40enne oltre a 2 tentati, tutti avvenuti utilizzando anche modalità finalizzate a sorprendere le vittime e distogliere così la loro attenzione, come il taglio degli pneumatici. Per l’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

    GUIDA UBRIACA E FINISCE FUORI STRADA, PATENTE RITIRATA


    Una 45enne con un tasso alcolemico sopra il consentito martedì sera, 30 aprile, ha provocato un incidente che fortunatamente ha visto coinvolta solo la sua auto. Perdendo il controllo del mezzo è finita fuori strada, rimanendo comunque illesa. E’ avvenuto intorno alle 20.40. La donna viaggiava lungo la tangenziale in direzione Bologna quando ha sbandato poco dopo l’uscita 17. Per lei sospensione della patente per un periodo da tre a sei mesi e una sanzione che può arrivare a 543 euro. Il veicolo, invece, di proprietà di un’altra persona, non è stato interessato da provvedimenti.

     

    VIA AGNINI DI CARPI, INTITOLATO UN PARCO A NORMA COSSETTO


      Nel video l’intervista a Sergio Vascotto, Vicepresidente comitato Associazione Nazionale Venezia-Giulia Dalmazia

      Non dimenticare la tragedia delle foibe e dedicare uno spazio della città a Norma Cossetto, giovane studentessa violentata e uccisa dai partigiani di Tito. Con questo obiettivo a Carpi è stata inaugurata una targa, in via Agnini angolo via Fortunato, che dà all’area verde lì presente il nome di Norma. Una decisione presa dal consiglio comunale per rendere conto di una tragedia per anni dimenticata. Un luogo che potrà portare alla riflessione e conservare la memoria del dolore delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati; una sofferenza di cui Norma Cossetto è diventata simbolo.

      Con la legge del 30 marzo 2004 la Repubblica ha riconosciuto il 10 febbraio come il Giorno del Ricordo, proprio per rinnovare la memoria di ciò che sono state le foibe. Da allora sono tante le iniziative e i luoghi dedicati alla commemorazione di quelle vittime.

       

       

      DIOCESI DI CARPI, FESTA IN TRE COMUNI PER CELEBRARE I SANTI PATRONI


      Nel video le interviste a:

      • Matteo Casalgrandi, Presidente Tavolo Culturale per il Patrono San Bernardino da Siena
      • Mons. Gildo Manicardi, Vicario Generale Diocesi di Carpi

      Un maggio fatto di sacralità e di festa. Da sempre per la religione cattolica quello che si è appena aperto è un mese ricco di eventi, in particolare dedicati alla Madonna, ma in alcuni comuni della Bassa ancora più grandi e sentiti sono gli appuntamenti dedicati ai patroni. Ricco è il calendario di eventi a Carpi, San Possidonio e Mirandola, che celebrano i santi protettori delle città, san Bernardino e san Possidonio, rispettivamente il 20 e il 16 maggio. Nella città dei Pio si inizia il 12 maggio con una santa Messa Presieduta dal Vescovo Monsignor Erio Castellucci in zona Luna Park e prosegue con altri cinque giorni di eventi, tra concerti e celebrazioni sacre, dal 17 al 21 maggio. La giornata più importante sarà quella del 20 maggio, in cui Carpi celebra il Santo Patrono, San Bernardino da Siena. La santa messa verrà trasmessa in diretta dalla nostra emittente, TvQui, a partire dalle 18.

      A Carpi il culto di San Bernardino è molto sentito, poiché il suo passaggio in città lasciò un segno profondo. Quattro i giorni di festa a San Possidonio e Mirandola, con inizio il 15 maggio con una conferenza e termine il 19 maggio con il derby del patrono.

       

      SVILUPPO SOSTENIBILE, A MODENA TORNA IL FESTIVAL DEDICATO


      Nel video le interviste a:

      • Elena Salda, Presidente Associazione per la RSI
      • Silvia Pini, Referente organizzativa del Festival

      Saranno tre giorni intensi di conferenze, tavole rotonde e workshop, con oltre 30 relatori, in due città diverse, Modena e Carpi, per parlare di sostenibilità, di cambiamento climatico, di diversità e inclusione, passando per innovazione ed opportunità.

      Un’occasione importante che ricorda la data del 25 settembre 2015 quando le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e relativi 17 obbiettivi, sottolineando che l’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società.

      Inoltre dal 7 al 13 maggio in Piazza Grande a Modena sarà installato il Labirinto della Sostenibilità e saranno possibili visite all’Osservatorio Geofisico.

       

      EMERGENZA FENTANYL, IL MINISTERO DELLA SALUTE HA PORTATO L’ALLERTA A LIVELLO 3


      Il ministero della Salute, con una circolare urgente, ha innalzato a livello 3 lo stato di allarme. Un livello di allerta massima che si riferisce a sostanze come appunto il Fentanyl, che possono provocare intossicazioni gravissime e addirittura, spiegano gli esperti, ‘eventi’ di massa. Un segnale di pericolo partito da Perugia dopo l’individuazione della sostanza da parte di alcune unità di strada attraverso controlli a campione. Ed è nella città umbra che è stata avviata la prima inchiesta per spaccio a carico di ignoti. A Modena un primo caso è stato rilevato nel gennaio del 2020 quando i dati sul suo uso erano ancora al di sotto dell’incidenza dell’1%.Il Fentanyl è usato in medicina come analgesico o per l’anestesia. Oggi viene sempre più spesso utilizzata per tagliare l’eroina ed è stata definita tristemente come la ‘droga degli zombie’. L’attività narcoide della sostanza è da 50 a 100 volte più potente della morfina e 30-50 volte più dell’eroina. Ne sono sufficienti, infatti, appena 2 milligrammi per uccidere una persona. Gli esperti sottolineano anche la facilità con la quale si può venire in possesso del Fentanyl. Costa poco, spiegano, non è legato ad alcuna coltivazione, perché è una droga sintetica, realizzata in laboratorio. Inoltre, essendo molto potente, ne bastano quantitativi minimi per disporre di molte dosi. Nel combattere il nuovo allarmante fenomeno legato all’uso delle droghe, l’Italia è uno dei Paesi europei a presentare un piano di prevenzione contro l’assunzione illegale di Fentanyl e delle sostanze sintetiche. Dal 12 marzo scorso infatti è attivo un piano nazionale di allerta su quest’ultima sostanza che dà la possibilità a tutti i soggetti, a diverso titolo, di intercettare il fenomeno. Perugia e l’Umbria ad ora sono considerate uno snodo centrale italiano nel traffico di droghe, di ogni tipo, comprese quelle considerate ‘nuove’.

       

      SICUREZZA URBANA – UN LIBRO DI GIORGIO PIGHI SUI “FATTORI A RISCHIO”


      Nel video le interviste a:

      • Giorgio Pighi, Docente Diritto Penale
      • Marco Pelissero , Docente Diritto Penale Università di Torino

      Tra i fattori critici che possono minare la sicurezza urbana, anche nella nostra città, ci sono la carenza di lavoro e alloggi, la debolezza delle aggregazioni giovanili, la difficoltà di trovare occasioni di incontro senza che degenerino in pericolosa “movida”.
      Ne parla Giorgio Pighi, docente di diritto penale e, per dieci anni, sindaco di Modena, nel suo volume dal titolo “Sicurezza urbana integrata e sistema punitivo”, pubblicato nella collana del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

       

      Si tratta di un libro-analisi giuridico, realizzato per mettere in contatto e correlazione la sicurezza urbana integrata e il controllo penale.

      Ma cosa s’intende, esattamente, per sicurezza urbana “integrata”? Pighi fa un esempio tutto modenese. 

       

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