Domenica sera, alle 22 (ora italiana), si corre il Gran Premio di Miami, sesta prova del Mondiale di Formula 1. Ma l’attenzione di tutti è rivolta al futuro di Adrian Newey.
In queste ore, la scuderia Red Bull e lo stesso Max Verstappen hanno minimizzato l’addio del progettista inglese, definito “da tempo ormai ai margini del progetto F1” e molto più coinvolto nella conclusione dello sviluppo della hypercar RB17, la prima della casa automobilistica inglese.
Newey sogna la Ferrari, la Ferrari sogna Newey, gli stessi futuri piloti della Rossa del 2025, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, hanno espresso il loro entusiasmo per la possibilità di lavorare con l’ingegnere britannico.
Ma nel Regno Unito si sta sviluppando una spinta “nazionalistica” che preme affinché Newey resti a lavorare in Patria: a questo proposito riprenderebbero quota le proposte tecniche ed economiche dell’Aston Martin e persino della Williams.
C’è poi un aspetto operativo da non sottovalutare: Newey, anche nell’incontro di Londra con il Team Principal della Ferrari, Frederic Vasseur, avrebbe espresso il desiderio di lavorare soprattutto da casa, in Inghilterra, ponendosi come figura professionale nell’organigramma del Cavallino come “consulente” e non come progettista-capo vero e proprio, a Maranello. Potrebbe andar bene comunque, alla Ferrari?
Le parole dello stesso Newey – in un’intervista a Miami, nel garage della Red Bull, per salutare i suoi vecchi compagni di avventura – inducono a pensare ad un momento di riflessione: “Ora mi prendo una pausa e poi vedremo”, ha detto Newey.
Il possibile annuncio Newey-Ferrari sembra essere inevitabilmente rinviato a data da destinarsi.