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FORMULA 1 – FERRARI-NEWEY: 105 MILIONI FINO AL 2027?


Dal Regno Unito arrivano presunte certezze sulla trattativa tra la Ferrari e Adrian Newey.
Secondo il mensile inglese Business F1 Magazine, il progettista avrebbe già addirittura firmato per la Ferrari. Il giornale rende pubbliche persino cifre e durata del contratto: 105 milioni di sterline per tre anni, dal 2025 al 2027.
Grazie ai buoni uffici di Eddie Jordan, già costruttore, amico e manager di Newey, l’accordo sarebbe stato siglato il 29 aprile, ancor prima della comunicazione ufficiale dell’addio di Newey alla Red Bull, avvenuta l’11 maggio.
Sarà la volta buona, con un lieto fine a questa telenovela?
Aspettiamo conferme ufficiali.

Intanto, dalla pista, ultimamente sono arrivati alti e bassi in casa Ferrari, da Montecarlo a Montreal. E a Maranello corrono subito ai ripari.

Secondo Motorsport Italia, infatti, al Cavallino si sono resi conto che le novità della SF-24 EVO non valgono i 3 decimi previsti, ma qualcosa decisamente in meno. Q
uindi, i tecnici stanno producendo il massimo sforzo per anticipare gli sviluppi della monoposto: gli ulteriori aggiornamenti, che prima erano previsti per il Gran Premio d’Ungheria, il 21 luglio, ora potrebbero essere pronti già per il Gran Premio d’Inghilterra, sul circuito di Silverstone, il 7 luglio. Con un anticipo di due settimane e un Gran Premio.
A Maranello sanno che non possono perdere altro tempo, se vogliono restare in lizza per il Mondiale Piloti e Costruttori.

 

CALCIOMERCATO – SASSUOLO PIU’ “DINAMICO” DEL MODENA


Siamo abituati ad avere fretta sul calciomercato, a volere tutto e subito, ma del resto i contratti dei calciatori in scadenza terminano il 30 giugno e solo dal 1° luglio apre ufficialmente il mercato. Ma è evidente, per chi conosce i meccanismi, che le trattative sono in corso da settimane, se non mesi.

E nell’ambito delle trattative dobbiamo registrare un movimento più “dinamico” del calciomercato del Sassuolo rispetto a quello del Modena.
Le due squadre principali della provincia, dopo tanti anni, sono di nuovo nella stessa categoria, entrambe con certe ambizioni.
Alcuni esempi di ambizione?
Il Sassuolo avrebbe nel mirino già due colpi “da 90”: il primo è il bomber Matteo Brunori, in uscita dal Palermo (per un cifra attorno ai 10 milioni di euro), l’altro è l’esterno belga Jari Vandeputte, 28 anni, che nell’ultima stagione a Catanzaro ha fatto meraviglie. Il belga piace anche in A, in particolare al Cagliari.
Pare evidente l’intenzione del Direttore Generale Giovanni Carnevali di riportare subito il Sassuolo in A, dopo l’ingaggio di un tecnico di livello come Fabio Grosso.
E il Modena? Per ora, resta fermo al rinnovo del contratto di Simone Santoro e a diverse trattative “sottotraccia” che il Direttore Sportivo Andrea Catellani sta portando avanti: Thomas Alberti e Mattia Caldara i nomi più “caldi”.
Del resto, il mercato del Modena sarà “chirurgico”: 6/7 innesti nella rosa, di cui 3/4 nell’undici titolare.
E la fretta, spesso, è cattiva consigliera.

ANZIANI MODENESI TRUFFATI: LA POLIZIA DI AREZZO RECUPERA MONILI D’ORO


La Polizia di Stato di Arezzo ha denunciato a piede libero un uomo di 50 anni, intercettato ieri sera lungo l’A1 dalla Polizia Stradale di Battifolle. Con lui numerosi monili in oro giallo e denaro contante per oltre 2mila euro, frutto, dice la polizia, di due distinte truffe a persone anziane, consumate in provincia di Modena. I preziosi, sequestrati e restituiti ai proprietari, avevano un valore economico di oltre 30mila euro.

CULTURA E DINTORNI – CHIARA DOMENICONI E LA SUA POESIA “ALIMENTARE E ELEMENTARE”


Nel video l’intervista a Chiara Domeniconi, Scrittrice e Poetessa

Un dubbio amletico, anzi due: essere o non essere scrittrice? Essere o non essere poetessa?
Chiara Domeniconi ha risolto cosi: sia scrittrice che poetessa, per non farsi mancare nulla nella sua arte e passione dello scrivere

Chiara Domeniconi racconta come la sua esperienza di vita abbia contribuito a creare uno stile ben definito della sua scrittura, in particolare della sua poesia.

Di vari generi (anche per bambini, ad esempio), Chiara Domeniconi ha scritto oltre 20 libri: alcuni dei quali tratti dalla propria vita, esperienze vere, vissute.
Quali libri ci presenta oggi?

La famiglia Chiara Domeniconi è originaria di Cesena, ma lei è nata a Sassuolo e vive da a nni a Modena. Nei suoi libri, quanto c’è di Romagna e quanto di Modena?

OMICIDIO SVIRIDENKO, LE ASSOCIAZIONI SI MOBILITANO PER MANIFESTARE


    Nel video l’intervista a Serena Ballista, Casa delle Donne Modena

    Il femminicidio di Anna Sviridenko è tornato a scuotere l’opinione pubblica. Vicine alla famiglia della vittima di quest’ultimo femminicidio che si è consumato sul nostro territorio, diverse associazioni. Alcune hanno avviato una raccolta fondi in sostegno ai genitori di Anna che a breve dovrebbero raggiungere San Felice dalla Bielorussia, la loro terra. La loro intenzione, come è stato detto, è quella di riportare a casa la salma della figlia. Altre associazioni hanno indetto invece manifestazione per urlare contro una strage di donne che sembra non avere fine. La prima si svolgerà proprio a San Felice dove la dottoressa aveva fissato un punto di appoggio per poter gestire sia il lavoro che si svolgeva in parte in Austria in parte a Modena, presso il Policlinico cittadino, che i suoi adorati bambini di tre e quattro anni. Il ritrovo alle 10.30 nella piazza antistante l’ex municipio. Una seconda lunedì prossimo 17 giugno a Modena alle ore 18,30 in Piazza Grande dove si svolgerà un sit in promosso dalla Casa delle Donne. L’associazione contro la violenza sulle donne lancia un grido di allarme sul fenomeno dei femminicidi e una richiesta alla cittadinanza, quella di non abituarsi a questa mattanza.

    RAPPORTO ALMALAUREA, SOLO IL 5.4% DEI LAUREATI UNIMORE NON LAVORA


    Solo il 5,4% dei laureati Unimore non lavora, a un anno dal conseguimento della laurea. Lo rileva il Rapporto di AlmaLaurea 2024, per quanto riguarda la condizione occupazionale, mostrando ancora una volta per l’Università di Modena e Reggio-Emilia tassi di occupazione superiori alla media regionale e nazionale, oltre a una retribuzione media dei laureati e laureate di primo e secondo livello che continua a crescere. A un anno dal conseguimento del titolo triennale, il tasso di occupazione si attesta all’81,9%. Il rapporto mette in evidenza anche i numeri relativi ai laureati di secondo livello (o magistrali), che mostrano un tasso di occupazione dell’84,8% a un anno dal conseguimento del titolo (contro una media nazionale del 75,7% e regionale del 79,1%), una percentuale che sale significativamente a cinque anni dalla laurea, del 91,3%. In merito alle retribuzioni, il report evidenzia una media di 1.506 euro mensili netti a un anno dalla laurea, valore che tende ad incrementare ulteriormente a cinque anni dal conseguimento del titolo, portandosi a 1.840 euro. Ma dove lavorano gli studenti e studentesse Unimore? Il 74,2% nel settore privato, il 24,8% nel pubblico; un 1% nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 66,1%, mentre l’industria accoglie il 32,7% degli occupati; 1,1% la quota di chi lavora, invece, nel settore dell’agricoltura.

    EX BELLCO, DOMANI DIPENDENTI IN CORTEO FINO IN PIAZZA DELLA COSTITUENTE


      Terzo giorno di presidio all’ex Bellco, dove 350 lavoratori sono a rischio a causa dell’annunciato stop alla produzione da parte dell’azienda. Alla base della decisione ci sarebbero difficoltà a livello internazionale nel comparto dei prodotti per la dialisi, ormai saturo e con una competizione sempre più forte. Una doccia fredda per i dipendenti, che da allora hanno dato via a uno sciopero e a un presidio permanente. Domani per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza, partirà anche un corteo, con inizio alle 10 dalla stazione delle corriere vecchia di Mirandola e arrivo in piazza della Costituente. Un percorso di circa 300 metri per chiedere all’azienda il mantenimento del posto di lavoro. La maggior parte dei dipendenti a rischio sono donne, alcune sono sole con figli da mantenere. Ma alla Mozarc, dicono dal presidio davanti ai cancelli, lavorano anche intere famiglie, e anche una trentina di persone disabili. C’è anche chi si è trasferito dal sud a Mirandola per questa occupazione e chi ha iniziato a lavorare sotto le tende allestite in emergenza dopo il terremoto

      Ieri il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha annunciato un tavolo di crisi in regione alla presenza delle parti sociali e dell’azienda, auspicando un cambio di passo in una scelta ritenuta vergognosa. Sul caso interviene anche il Comitato No Cispadana, che lega la crisi occupazionale dell’ex Bellco alla mancanza di un collegamento stradale con la A22 (vera soluzione al problema rispetto alla Cispadana, sostiene il comitato) che rende difficile lo spostamento delle merci.

       

      VIA EMILIA OVEST, CITTADINI ESASPERATI: “RISSE E SPACCIO, ABBIAMO PAURA’


      Risse, vandali, spaccio e bivacchi. E’ di questo che parlano residenti e attività di via Emilia Ovest, via Rainusso e via Storchi. Una situazione che va avanti da tempo e i cittadini non ce la fanno proprio più, dicono, sono impauriti, si difendono non uscendo la sera. Un grido d’allarme che si ripete, mentre i fatti di cronaca aumentano e diventano quasi all’ordine del giorno.

      Situazione che porta ad avere paura e qualcuno a scegliere di non mostrare il proprio volto alle nostre telecamere per non avere poi ritorsioni.

      Una zona calda, tra bivacchi, risse, furti e spaccio che sembra essere in mano soprattutto a gruppi di giovani stranieri.

      C’è ora chi pensa a una raccolta firme da portare in comun o ad unirsi per prendere la vigilanza privata per avere un presidio fisso di vigilanza in supporto alle forze dell’ordine presenti

      PRESIDIO ALLA MOZARC, I DIPENDENTI: “NOI CI INCATENIAMO QUI”


        Non intendono cedere i dipendenti della Mozarc di Mirandola, ex Bellco, oggi in presidio per il secondo giorno consecutivo per chiedere certezze sul proprio futuro. Al grido della lavoratrice seguono gli applausi delle colleghe il cui posto è messo a rischio dalla decisione dell’azienda, comunicata ieri come un fulmine a ciel sereno, di chiudere lo stabilimento produttivo. 350 dipendenti che rischiano di rimanere a casa. Il 70% di loro sono donne. Oggi nei loro occhi la stanchezza, il timore, ma anche la voglia di lottare per il proprio lavoro. L’azienda ha deciso di chiudere la produzione per concentrarsi sulla sezione di ricerca e sviluppo. La decisione sarebbe stata maturata in uno scenario in cui l’erosione dei prezzi di mercato rende difficile il mantenimento della produzione stessa. Il sentore che qualcosa stesse andando male in azienda c’era, dicono i lavoratori in presidio, ma dall’altra parte l’azienda ha avuto modo anche di investire su nuovi macchinari. Una situazione confusa in cui nessuno ha visto arrivare la comunicazione netta dello stop alla linea produttiva.

        VERSO LE REGIONALI, TUTTI AL LAVORO PER IL POST-BONACCINI


        Nel video l’intervista a Stefano Bonaccini, Presidente uscente dell’Emilia-Romagna

        Dopo aver fatto il pieno di preferenze nella circoscrizione Nord-Est, Stefano Bonaccini dovrà lasciare la regione per il Parlamento Europeo. Intorno al 10 luglio sono attese le sue dimissioni anticipate e da lì entro tre mesi dovranno essere indette nuove elezioni. Si tornerà quindi in voto in autunno per cercare il successore di Bonaccini e nei partiti iniziano già a circolare le prime ipotesi. In casa centrosinistra, lo stesso presidente uscente, nella nostra trasmissione, “Detto e non Detto”, ha tracciato il profilo del candidato “ideale”

        A raccogliere questa eredità potrebbe essere l’assessore al Lavoro Vincenzo Colla, tra i nomi più quotati per il post-Bonaccini, ma si fa largo pressoché a parimerito anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. Non è totalmente da escludere, al momento, nemmeno la candidatura della vicepresidente della Regione, Irene Priolo, né quella del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che vorrebbe ci fosse proprio un bolognese alla guida della Regione. Dall’altra parte, il centrodestra guarda all’esperimento della Basilicata, in cui l’allargamento ad Azione e Italia Viva è stato importante per la vittoria. Una suggestione che starebbe facendo puntare ad Emma Marcegaglia, imprenditrice già presidente di Eni e di Confindustria.

         

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