Solo nell’ultima settimana, in Emilia Romagna, sono stati registrati ben 68 incendi, alcuni superiori all’ettaro, complici il caldo torrido e il forte vento. Un dato che ha preoccupato l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, che d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regionale Carabinieri Forestali, sono intervenute subito facendo scattare in tutta la regione ‘lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi.  Il Provvedimento, partito ieri e valido al momento fino alla mezzanotte di domenica 18 luglio, stabilisce il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci, all’interno delle aree forestali. Vietati, inoltre, gli abbruciamenti di residui vegetali e delle stoppie. All’aumento dei divieti corrisponde un inasprimento delle sanzioni che possono arrivare a sfiorare i 10 mila euro per chiunque violi le prescrizioni o adotti comportamenti pericolosi. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni se l’incendio è doloso. Si può essere condannati a risarcire i danni anche se l’atto è colposo, per negligenza o imprudenza. A partire già dal 1° luglio a Bologna è attiva anche la Soup, la Sala operativa unificata permanente presso l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, operativa tutti i giorni dalle 8 alle 20 e in orario notturno con servizio di reperibilità. Sono inoltre impegnate in attività di avvistamenti mobili e fissi, prevenzione e spegnimento incendi le squadre di pompieri e del volontariato di protezione civile e anche quelle dei Carabinieri Forestali che a loro volta innalzeranno il livello di controllo del territorio per la prevenzione e la repressione delle azioni illecite.