Quella del 2020 l’abbiamo trascorsa tutti in lockdown, la successiva del 2021 in zona rossa e dunque a casa con tanto di coprifuoco. La Pasqua di quest’anno che poteva essere diversa perché la prima festività dopo la fine dello stato di emergenza senza restrizione Covid, non è andata meglio per circa 6500 modenesi costretti in casa in isolamento. Nonostante la situazione all’interno degli ospedali stia gradualmente migliorando, il Covid non allenta la sua morsa e continua a circolare velocemente. Nel dettaglio sono stati 6275 le persone che nel nostro territorio sono state costrette a trascorrere le festività pasquali rinchiuse in casa perché positive al virus e 112 quelle ricoverate in ospedale. Numeri, sebbene molto lontani da quelli delle precedenti ondate, secondo quanto confermato anche dall’ Assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, dimostrano la necessità di proseguire con la campagna vaccinale, grazie alla quale dall’inizio dell’emergenza si stima sia stato possibile evitare in tutta Italia 74mila decessi. Solo nella nostra regione il vaccino ha, specificato Donini, ha permesso di abbattere il numero delle ospedalizzazioni, con il 2% dei casi accertati di positività. Intanto oggi nella provincia di Modena sono cominciate le somministrazioni della “seconda dose booster di vaccino anti covid agli anziani over 80 ma anche alle persone fragili con più di 60. Si tratta di una platea di circa 80 mila persone.