Nel video l’intervista a Luca Borsari. Presidente Coldiretti Modena
Non si ferma l’aumento dei prezzi dei cereali e le aziende agricole iniziano seriamente a temere per la loro tenuta, con pesanti ripercussioni sui carrelli della spesa non solo per quanto riguarda pane e pasta, ma anche carne e latte. Il problema è strettamente legato al perdurare della guerra in Ucraina, uno dei più importanti esportatori di cereali. I riflessi del conflitto si vedono in particolare sul mais, che ha raggiunto a livello mondiale prezzi mai visti negli ultimi 10 anni, superando, al Chicago Board of Trade, il prezzo di 8 dollari al moggio. Un picco che si ripercuote anche sulle aziende italiane, rileva Coldiretti, soprattutto gli allevamenti, che del mais non possono fare a meno. Così come l’aumento del prezzo del grano ha portato a rincari dei prodotti derivati come pane e pasta, la salita del costo del mais potrebbe portare a rincari significativi anche su tutti i prodotti degli allevatori, dalla carne, al latte e ai prodotti caseari, occhiello del made in Italy. L’unica soluzione, per Coldiretti, è quello di salvaguardare le aziende, attraverso risorse immediate