Ci sono ex più o meno amati che siedono in panchina e uno spauracchio con la maglia numero 9. E’ una trappola in piena regola quella che attende domenica il Carpi a Salò, nell’ultimo scontro diretto d’alta quota che di qui a fine aprile deve affrontare la squadra di Giancarlo Riolfo. Ma prima di tutto c’è lo spessore di una Feralpi quinta in classifica con 9 punti in meno di Pezzi e compagni, che però nell’ultimo mese viaggia allo stesso passo dei biancorossi. Carpi e Feralpi con 11 punti, frutto di 3 vittorie e 2 pari, sono le migliori del campionato nelle ultime 5 giornate, a un passo superiore anche a Vicenza e Reggiana che guidano la classifica reale. E poi ci sono gli stimoli speciali dei tanti ex biancorossi che compongono lo staff tecnico guidato da Stefano Sottili, l’allenatore che nel 2011 riportò il Carpi in C1 dopo un decennio, al termine di un epico duello con la Carrarese del patron Buffon e di Zampagna, deciso nei 90’ finali. Sottili, già applaudito all’andata quando debuttò sulla panchina bresciana, al suo fianco ha il preparatore atletico carpigiano doc Matteo Pantaleoni, già a Carpi in D e con Castori nell’anno del salto in A, e il vice Cristiano Masitto, fischiatissimo 5 mesi fa al Cabassi per i noti sospetti, mai confermati, della finale di Ferrara col Monza del 1997 quando guidava l’attacco carpigiano. E poi c’è Andrea Caracciolo, che col Carpi ha un rapporto davvero strano: in 8 sfide ai biancorossi l’Airone ha segnato ben 6 reti, ma non è mai riuscito a vincere, portando a casa 5 pareggi e 3 sconfitte. Uno score che il Carpi domenica proverà a peggiorare ancora.