Mentre la guerra in Ucraina è arrivata al suo 138esimo giorno di conflitto, la Russia, colpita dalle nazioni occidentali con un numero sempre maggiore di sanzioni, replica attaccando il tallone d’Achille dell’Unione Europea: la dipendenza dal gas. Negli ultimi mesi la Russia ha interrotto la fornitura in diversi stati e tra questi anche al nostro paese. La conferma è arrivata in una nota dell’Eni: Gazprom ha ridotto di un terzo le forniture all’Italia. Dei 32 milioni di metri cubi previsti in media, oggi ne sono arrivati circa 21. Numeri, che si traducono, di fatto, in una riduzione che si aggira intorno al 30%. Senza considerare che la fornitura di gas ricevuta in queste settimane è stata notevolmente inferiore a quella precedente all’emergenza gas. In questo scenario lo spettro di un razionamento si fa sempre più concreto. E l’Italia e l’Europa si stanno avvicinando sempre più verso una “crisi energetica gravissima”, come è stata definita da Roberto Garofoli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Se la Russia dovesse sospendere in via definitiva le forniture di gas naturale alla Ue, il governo sarebbe costretto a far scattare la fase di emergenza. Il piano prevede una serie di interventi che vanno dal “razionamento” del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità. Ma anche l’introduzione di politiche di austerity dei consumi: riscaldamento più contenuto all’interno delle abitazioni private fino a risparmi sull’illuminazione pubblica con lo spegnimento dei lampioni sulla rete stradale cittadina ed extra-urbana, così come il “coprifuoco” per l’illuminazione di monumenti ed edifici storici. Il tutto fino a quando il gas russo non verrà sostituito da forniture provenienti da altri paesi produttori. Il piano di emergenza del governo prevede tre livelli di crisi. Al momento siamo solo al primo, quello di pre-allarme. Ma se la situazione dovesse precipitare, per esempio con il taglio totale delle esportazioni da parte della Russia, potrebbe scattare da subito il livello di emergenza.