Il Centro Fauna Selvatica il Pettirosso è sempre in prima linea per aiutare gli animali in difficoltà. Anche ai tempi dell’emergenza Coronavirus. I volontari non hanno cambiato modus operandi, ma si sono adeguati alle nuove normative anti-contagio. Se è vero che al momento, fortunatamente, il Coronavirus non infetta i nostri amici del regno animale e che i divieti di circolazione in strada hanno sensibilmente ridotto il rischio di animali investiti, è anche vero che le creature, vedendo la città deserta, si infiltrano in posti in cui solitamente non sono avvezzi intrufolarsi. È il caso ad esempio di alcuni caprioli che sono stati ritrovati dai volontari del Pettirosso all’interno di giardini di case a Carpi o dentro al cortile di una ditta del modenese. La difficoltà di intervento per i volontari è rappresentata dalle nuove disposizioni emanate per ridurre il contagio del Coronavirus: con mascherine e guanti, la difficoltà principale per gli operatori del Centro è stata catturare gli animali rispettando il metro di distanza tra le persone, che ha reso più complicata l’operazione per i volontari non potendo restare compatti tra loro. Nonostante il difficilissimo periodo i volontari del Centro Fauna Selvatica il Pettirosso hanno garantito il loro aiuto agli animali, dichiarando che sono pronti anche a rimettere in libertà qualche esemplare che era stato soccorso proprio dagli operatori del centro.