“Allarmismo ingiustificato”: non si è fatta attendere la risposta della Provincia che usa proprio queste parole in relazione alle dichiarazioni della dirigente scolastica dell’Istituto Fermi, Stefania Giovanetti. La preside in carica dal primo settembre nella scuola di via Luosi, ha infatti scelto di dare il via alle lezioni a partire da domani con la modalità del doppio turno, non ritenendo sicuro l’ingresso della totalità degli studenti all’interno dell’edificio interessato da cantieri di miglioramento sismico. La Provincia con una nota dichiara di ritenere gravi e infondate le affermazioni della dirigente e si dissocia, definendole non veritiere rispetto a quanto lo stesso Ente aveva garantito in occasione degli incontri effettuati sul tema negli scorsi giorni. Per viale Martiri, che ha scritto anche alla Prefettura e all’ufficio Scolastico Regionale, i locali messi a disposizione sono idonei ad accogliere studenti, docenti e operatori Ata senza l’ausilio dei doppi turni. Le aule, tra il palazzo di via Luosi e il centro Famiglia di Nazareth sarebbero 53 per le 51 classi presenti quest’anno al Fermi, ma la dirigente scolastica ha dichiarato che a causa di problemi tecnici, come la mancanza di adeguate uscite di sicurezza, sarebbero fruibili in piena tranquillità solo 26 aule in tutto, da utilizzare dalle classi in turni diversi. Per questo motivo domani la prima campanella suonerà alle 8:00 per 25 classi, che usciranno alle 10:30, mentre alle 10:45 entreranno le restanti. L’orario, provvisorio, andrà avanti fino a sabato, con la situazione costantemente monitorata e, speranzosamente, di breve durata. La provincia ha comunque reso noto che non intende soprassedere a questa decisione e “valuterà quali responsabilità insorgano dinnanzi” alle affermazioni della Preside. La scelta legittima di effettuare il doppio turno, si legge in una nota, non può “essere addossata alla Provincia sostenendo pubblicamente che l’amministrazione non abbia fornito locali idonei e sicuri”