E’ finito il ritiro del Carpi a San Zeno di Montagna: è finito con una vittoria per 1-0 contro il Sona, nell’amichevole di sabato decisa da un gol all’inizio del solito Romeo Giovannini. Il gruppo-squadra allenato da Sebastiano Siviglia ha dato prova di grande attaccamento alla maglia, vivendo due settimana in una sorta di “bolla”, una situazione tutt’altro che facile con cui convivere. Al di là della storia del Carpi, qui c’è un patrimonio umano e tecnico che non deve scomparire, che non deve finire.
Non sono finite, viceversa, le speranze della società biancorosso di essere riammessa alla serie C, dopo un calvario burocratico che dura da un paio di settimana. La sentenza del Tar del Lazio, ultimo speranza del Carpi e delle altre società di Lega Pro momentaneamente non iscritte al campionato, è prevista per domattina: molto dipenderà anche dall’esito – positivo o negativo – del ricorso del Chievo, che verrà giudicato nella giornata di lunedì.
L’avvocato Mattia Grassani, che difende il Carpi, ha presentato il ricorso accompagnato dal bollettino che dimostra l’avvenuto pagamento degli arretrati che la società aveva per i contributi Irpef e Inps: per un totale di 175.000 euro. Basteranno per sanare la situazione? A Carpi ci sperano, eccome.