Nel video l’intervista a Francesco Campobasso, Segretario Sappe Emilia Romagna

Una rivolta quella avvenuta l’8 marzo scorso che ha causato non solo gravi danni alla struttura, ma anche il decesso di 9 detenuti e il ferimento di oltre trenta unità di personale di polizia penitenziaria. Una rivolta che ha reso inagibile l’intero carcere di Modena e che ha portato secondo Sappe alla luce mancanze e criticità denunciate da anni dallo stesso  sindacato di polizia. Oltra alla mancanza di telecamere e ai sistemi informatici non ripristinati del tutto dopo i danni subiti, la sigla segnala da tempo l’assenza di spazi adeguati e di infiltrazioni d’acqua che aggravano ulteriormente la situazione, già precaria, della struttura. Alle criticità già esistenti si aggiunge anche il problema relativo ai nuovi casi di Covid riscontrati nel carcere: rispetto a marzo in questa seconda ondata sono in aumento i  i casi di positività