Nel video l’intervista a Barbara Lori, Assessora regionale alle Pari opportunità 

La pandemia non ha fermato la violenza sulle donne. Revenge porn, stereotipi negativi, discriminazioni sul lavoro e ‘narrazioni tossiche’, sono anzi in continua crescita. Il punto e la riflessione su questi temi sono stati trattati durante la Conferenza delle Elette dell’Emilia-Romagna, un appuntamento dell’Assemblea legislativa per promuovere la piena affermazione dei diritti delle donne. Tra i dati al centro del tavolo, figurano quelli di una ricerca dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, da cui emerge che una donna su tre subirà una qualche forma di violenza nel corso della vita e che i fenomeni del revenge porn o del cyber flashing sono in netta crescita. Ma anche la crisi legata al Covid è stata presa in esame, dato che la pandemia ha generato “un’emergenza dentro l’emergenza”: il confinamento forzato ha costretto molte donne a continuare a subire violenze, aggressioni, maltrattamenti, ma anche il lavoro femminile ha subito pesanti ripercussioni. Le proposte per risolvere le problematiche in campo lavorativo, hanno annunciato dalla Conferenza delle elette, entreranno nel Patto per il Lavoro. Tra queste, lo sviluppo di azioni condivise con università e ufficio scolastico regionale per una diffusione più capillare di contrasto agli stereotipi di genere, poi l’incentivazione dell’uso di congedi parentali anche da parte degli uomini, la diffusione di uno smartworking ‘regolato’ e una formazione per bambine e ragazze incentrata su materie scientifiche