Il mercato tutelato dell’energia ha i giorni contati. Il primo gennaio e il primo aprile sono le date cerchiate in rosso dai consumatori che non sono ancora passati al “mercato libero”. Il Consiglio dei ministri di lunedì ha approvato un decreto energia che non contiene proroghe, quindi all’inizio dell’anno finirà la tutela per le bollette del gas, in primavera quella per la luce. Ma che cos’è la tutela e cosa cambierà una volta tolta? Come spiega l’Arera, i servizi di tutela sono di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni di prezzo e di contratto definite dall’Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (come famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. Sul fronte luce Arera definisce il prezzo ogni tre mesi e lo fa anche guardando l’andamento del mercato all’ingrosso, mentre il gas cambia ogni mese. Nel mercato libero sono invece i gestori a definire il prezzo e le condizioni contrattuali. Il mercato energetico all’ingrosso è il medesimo, ma in nome della concorrenza e delle proprie strategie commerciali, gli operatori possono “spingere” per l’una o l’altra offerta. I clienti del mercato tutelato in tutta Italia sono circa 9,5 milioni, ma soltanto 5 milioni di loro sono interessati dalle novità del mercato: dal passaggio sono infatti esclusi i cosiddetti “clienti vulnerabili”, ovvero anziani, persone con problemi di salute o in difficoltà economica. Il mercato libero è infatti sempre stato più caro di quello tutelato, anche se in diversi casi i contratti a prezzo bloccato firmati prima dei rincari ne hanno in parte contenuto o ritardato gli effetti. I clienti che devono cambiare mercato riceveranno una comunicazione con la possibilità di scegliere un’offerta di mercato libero. In caso di mancata sottoscrizione, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali, con condizioni contrattuali predefinite dall’Arera