Due settimane fa, durante la presentazione di fronte al teatro, Claudio Lazzaretti aveva annunciato i suoi tre obiettivi per la stagione del Carpi e due da ieri sono stati centrati, in attesa che il terzo, quello del ritorno fra i professionisti, possa essere inseguito sul campo. Dopo lo storico nome “Ac Carpi”, anche i trofei del vecchio Carpi Fc 1909 fallito lo scorso inverno sono tornati a casa. Ieri l’imprenditore carpigiano ha partecipato e vinto l’asta fallimentare presso l’Istituto per le Vendite Giudiziarie del Tribunale di Modena, aggiudicandosi il lotto numero 4, quello che comprendere tutti i beni mobili della società biancorossa. L’Ac Carpi è stato l’unico soggetto, come ci si aspettava, ad avere presentato l’offerta richiesta da circa 20mila euro. Un lotto corposo, i cui pezzi pregiati sono il marchio “Carpi Fc 1909” e diversi trofei vinti in 110 anni di storia, tra cui la “Coppa Ali della Vittoria” alzata al cielo il 28 aprile 2015, notte della promozione in Serie A, ma anche quella per la promozione in B del 2013 e quella per la vittoria del Premio Fair Play della Serie B 2019. Poi ci sono gli arredi degli uffici, materiale tecnico, palloni, arredi degli spogliatoi, i box prefabbricati degli uffici, la palestra e l’impianto di videosorveglianza della tribuna. “Con la conclusione dell’asta – ha spiegato in una nota Lazzaretti – il Carpi non è più un ospite del “Cabassi”, bensì può finalmente essere riaccolto a casa propria. In questo modo, si compie un ulteriore passo in avanti nella ricerca di un consolidamento che passa dai risultati sportivi e dal rafforzamento della propria struttura”.