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MOZARC-BELLCO, IL GRIDO DEI LAVORATORI PASSA PER LE STRADE DI MIRANDOLA


 

La voce dei lavoratori della Mozarc-Bellco lascia i cancelli dell’azienda per passare tra le strade di Mirandola. Questa mattina i dipendenti a rischio licenziamento dopo l’annunciato stop delle linee produttive hanno dato vita a un corteo, iniziato alla stazione delle corriere vecchia di Mirandola. Da lì i lavoratori si sono spostati lungo le strade della città, sventolando bandiere, mostrando per chiedere il diritto al lavoro. Il corteo è terminato in piazza della Costituente, dove i sindacati Cgil e Cisl, che hanno indetto la manifestazione, hanno rimarcato l’intento di protestare finché l’azienda non darà risposta alle oltre 350 persone che rischiano di trovarsi senza occupazione. Intanto i lavoratori ricevono nuova solidarietà: oggi in corteo erano presenti anche sindaci di altre città e tante persone che hanno dato il loro supporto, nutrendo un corteo che ha in tutto contato circa duemila manifestanti. Sono intanto due i tavoli indetti per tentare di risolvere la vertenza: il primo è regionale e riunirà rappresentanti dell’azienda, Confindustria Emilia Centro, sindacati, rappresentanti dei lavoratori ed enti locali il 26 di giugno. Il ministro Adolfo Urso ha invece convocato un tavolo ministeriale per il 9 luglio, al quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Mirandola, della società e dei sindacati.

SCAVI ARCHEOLOGICI, ECCO CHE IN SAN FRANCESCO SBUCANO LE MURA MEDIEVALI


Un pezzo di storia della città riaffiora da uno scavo per il rifacimento della rete idraulica urbana. Ci troviamo in Piazza San Francesco, nell’esatto punto in cui l’omonima chiesa – eretta dai Minori Conventuali Francescani a partire dal 1244 – affaccia su corso Canalchiaro, strada sinuosa del centro che ricorda proprio il canale che scorreva scoperto sino al XVI secolo. Di tempo, da allora, ne è trascorso. Oggi i modenesi che passano di lì restano stupiti e affascinati nello scoprire che, dietro alle transenne arancioni del cantiere, è venuto alla luce un tesoro, fino a poco tempo fa celato. Si tratta, infatti, di un tratto delle mura cittadine di età alto-medievale. Le ricerche hanno restituito fasi della città medievale e rinascimentale: la struttura principale, infatti, è riferibile alle fortificazioni medievali, databili tra XIII e XIV secolo, sulle quali nel corso del tempo sono state realizzate strutture successive. Un tratto della stessa cinta muraria era stato oggetto di ricerche archeologiche qualche anno fa, nell’area adiacente di largo San Francesco dove la nuova pavimentazione rende visibile in superficie la traccia dell’andamento delle strutture sepolte. Una campagna archeologica che ha permesso di esplorare anche una vasta area multifunzionale di età romana a Cittanova, collocata lungo la via Emilia e dotata di un complesso termale e alcuni pozzi. Entrambi gli scavi sono stati illustrati nell’incontro “L’archeologia si racconta” a Palazzo dei Musei, promosso dal Museo Civico in collaborazione con la Soprintendenza.

CONFINDUSTRIA CERAMICA – OBIETTIVI: MERCATO ITALIANO E INFRASTRUTTURE


Nel video le interviste a:

  • Augusto Ciarrocchi, Presidente Confindustria Ceramica
  • Giovanni Savorani, Presidente uscente Confindustria Ceramica 

“Non c’è ancora nessun motivo per ballare”, ha dichiarato il presidente uscente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani.
Anche i primi mesi del 2024 confermano l’andamento negativo del settore, nonostante dati incoraggianti di ripresa che riguardano, però, quasi esclusivamente, il mercato americano e, in Europa, la Polonia.

Il 2023, ormai, è alle spalle: un anno problematico per la ceramica.

7,5 miliardi di euro di fatturato, -14,1% rispetto al 2022, -15,4% nell’export.
Per il neo presidente di Confindustria Ceramica, Augusto Ciarrocchi, si può provare a ripartire proprio dal mercato italiano. 60 anni di Confindustria Ceramica: la storia è storia, ma quale futuro si intravvede all’orizzonte?

MODENA FC – MERCATO: DUELLO ALBERTI-ODOGWU COME “ARIETE”


Sulla piazza della B, di super attaccanti ne stanno restando pochi a disposizione.
Dopo che Borrelli è stato riscattato dal Brescia, si spegne anche la fievole speranza-Tutino: il Cosenza, alla fine, si è deciso e ha pagato i 2,5 milioni di euro per il riscatto del bomber dal Parma, società che era proprietaria del suo cartellino. Non è detto, però, che Tutino resti a Cosenza: il suo obiettivo è andare in serie A.
Chi resta sul mercato? Massimo Coda e Matteo Brunori.
Ma su entrambi c’è la fila. In particolare su Brunori: come già detto ieri, oltre al Sassuolo e diverse squadre di A (Cagliari, Genoa e Empoli), ci sono anche il Pisa, il Brescia e lo stesso Modena, più distante, secondo i rumors di Radiomercato.
Dal Modena ci aspettiamo – da diversi giorni – l’annuncio ufficiale dell’acquisto di Thomas Alberti, ex del Fiorenzuola. Ma ancora non c’è stata alcuna conferma. C’è forse qualche problema nella trattativa?
Come “ariete” in attacco, visto il fisico imponente, l’alternativa resta Raphael Odgowu del Sudtirol, pupillo di Bisoli.

Per il mercato in uscita del Modena, da registrare un interessamento del Pisa di Pippo Inzaghi per Cristian Cauz: non essendo un titolare nei piani di Bisoli, il difensore potrebbe essere ceduto senza particolari rimpianti.

Intanto, un allenatore per un certo periodo vicino al Modena ha trovato squadra: Moreno Longo guiderà il Bari.

 

MODENA VOLLEY – GABANA: “IL LEGAME CON GLI IRRIDUCIBILI NON FINIRÀ”


Sono oltre 1300 gli abbonamenti di Modena Volley rinnovati nella prima fase, quella che permetteva ai tifosi di conservare il proprio posto al PalaPanini.

Un numero importante, nonostante le recenti frizioni nella tifoseria organizzata, che ha portato allo scioglimento degli Irriducibili.

E da lunedì, parte la fase della campagna abbonamenti, fino al 23 giugno, con cui sarà possibile per i vecchi abbonati confermare la tessera e cambiare posto.

La vendita libera comincerà il 24 giugno e continuerà fino alla prima partita di campionato.

Oltre alla soddisfazione per il numero degli abbonati, la presidente Giulia Gabana ha commentato la vicenda della fine degli Irriducibili e il loro rapporto con la società:

“Mi preme sottolineare come sia fisiologico che dopo tanti anni le persone che compongono il Direttivo possano fare fatica a conciliare gli impegni del tifo organizzato con quelli delle vite di ciascuno e siano arrivate ad essere, come dicono loro stessi, “un po’ stanchini”. Il dialogo con il Direttivo degli Irriducibili, però, è stato costante in questi due anni. Il legame con le persone che hanno fatto parte degli Irriducibili non finisce certo qui, ci incontreremo sempre al Palazzo”, ha concluso Giulia Gabana, “a tifare per i nostri colori del cuore”.

RAPINANO, PICCHIANO E MINACCIANO I COETANEI CON I CANI: NEI GUAI BANDA DI GIOVANI


C’è anche un modenese tra i ragazzi che dovranno rispondere di rapina, estorsione, lesioni e porto illegale di armi in concorso. I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare, nei confronti di un 20enne e un 23enne bolognesi e un 22enne modenese, indagati per rapina, estorsione, lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere in concorso tra loro e con altri due minorenni per i quali è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. Le indagini che hanno portato all’emissione della misura cautelare, sono state svolte dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, per i fatti accaduti la sera del 1° ottobre 2023, quando dei ragazzi furono rapinati davanti a una discoteca di San Pietro in Casale, da una banda composta da altri giovani che indossavano una tuta scura ed avevano al seguito due cani di taglia grande, utilizzati per spaventare le vittime. Nella circostanza, i malcapitati, avvicinati dal gruppo con la scusa di avere una sigaretta, erano stati intimiditi, perquisiti e anche picchiati, nonché rapinati dei propri effetti personali, tra cui una bici, una cintura griffata, uno smartphone, una carta di identità e delle banconote. Due giovani rapinati furono costretti a farsi medicare dai sanitari del 118 le ferite al torace e alla testa, giudicate guaribili in sette giorni. Rintracciati dai Carabinieri, i tre maggiorenni (20enne e 23enne bolognesi e il 22enne modenese) sono stati sottoposti alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna: obbligo di dimora nei comuni di residenza, col divieto di allontanarsi dalle rispettive abitazioni tra le ore 20:00 e le ore 07:00. Le eventuali responsabilità penali dei due minorenni, invece, saranno valutate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, che avanzerà le conseguenti richieste al Tribunale per i Minorenni di Bologna.

CADE NELLA PISCINA: GRAVISSIMO BIMBO DI SOLI QUATTRO ANNI


Tragedia sfiorata a Mirandola. Un bimbo di appena 4 anni è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di parma dopo essere stato trovato, svenuto, all’interno di una piscina rialzata, in un’abitazione privata di via personali, dove era in corso una cena di classe per la fine del primo anno di asilo. è successo ieri sera intorno alle 20. Da chiarire cosa sia successo: il bimbo, ospite insieme ai genitori, è sfuggito all’attenzione ed è finito nella vasca. pare che la piscina fosse comunque recintata.

“NOCINOPOLI”, LA CITTÀ DEL NOCINO TORNA IN PIAZZA MATTEOTTI


Nel video l’intervista a Giorgio Gaetani, Presidente associazione Il Matraccio

Una ricetta unica, così come unico è il sapore del re Nocino che ritorna protagonista, anche in questo 2024, in Piazza Matteotti con “Nocinopoli – la città del Nocino”. Sarà una due giorni all’insegna della tradizione, promossa dall’Associazione “Il Matraccio”, fatta di assaggi (tanti… e di tutti i tipi, mica solo di nocino!), ma anche di eventi collaterali tra musica, intrattenimento e tante curiosità del territorio da non perdere. Ad aprire le danze, il consueto taglio del nastro, del bensone ed ecco sbucare anche la chiave di Nocinopoli, da recapitare al primo cittadino. Ora, la festa può davvero cominciare. C’è chi non se lo fa ripetere due volte…

IL NUOVO SINDACO – MEZZETTI SCRIVE AI CITTADINI: “RAPPRESENTERO’ TUTTI I MODENESI”


Mentre va definendosi la nuova giunta e impazza il “Toto assessori”, il neo sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, ha avuto una buona idea: scrivere una lettera ai tutti i suoi concittadini.

La lettera aperta del primo cittadino si apre con i ringraziamenti a chi gli ha dato fiducia e lo ha votato: “Sento di volervi ringraziare dal profondo del mio cuore”, scrive Mezzetti.
Il ‘grazie’ di Mezzetti si estende anche a chi non lo ha votato: “A loro voglio dire semplicemente una cosa”, ha scritto Mezzetti. “So bene di essere stato eletto da una parte politica, seppure molto ampia, ma intendo svolgere il mio incarico nell’interesse di tutti i modenesi. La fascia tricolore che avrò l’onore di indossare mi ricorderà ogni giorno di dover rappresentare tutti i modenesi e non solo quelli che mi hanno votato. Un sindaco di tutti e di tutte”.
Sul programma e sulle tante cose da fare, nella lettera ai cittadini Mezzetti scrive: “Non ho voluto promettere l’impossibile, come solitamente si fa nelle campagne elettorali, ma vi garantisco che farò tutto il possibile per realizzare quello che vi ho promesso. Credo davvero nella partecipazione, nel dialogo, nell’ascolto e nella forza della gentilezza, che non va confusa con la debolezza”.
Infine, un incitamento a se stesso, da parte di Mezzetti: “Si comincia. Buon lavoro a tutti noi”.

SCAVI ARCHEOLOGICI, ECCO CHE IN SAN FRANCESCO SBUCANO LE MURA MEDIEVALI


Un pezzo di storia della città riaffiora da uno scavo per il rifacimento della rete idraulica urbana. Ci troviamo in Piazza San Francesco, nell’esatto punto in cui l’omonima chiesa – eretta dai Minori Conventuali Francescani a partire dal 1244 – affaccia su corso Canalchiaro, strada sinuosa del centro che ricorda proprio il canale che scorreva scoperto sino al XVI secolo. Di tempo, da allora, ne è trascorso. Oggi i modenesi che passano di lì restano stupiti e affascinati nello scoprire che, dietro alle transenne arancioni del cantiere, è venuto alla luce un tesoro, fino a poco tempo fa celato. Si tratta, infatti, di un tratto delle mura cittadine di età alto-medievale. Le ricerche hanno restituito fasi della città medievale e rinascimentale: la struttura principale, infatti, è riferibile alle fortificazioni medievali, databili tra XIII e XIV secolo, sulle quali nel corso del tempo sono state realizzate strutture successive. Un tratto della stessa cinta muraria era stato oggetto di ricerche archeologiche qualche anno fa, nell’area adiacente di largo San Francesco dove la nuova pavimentazione rende visibile in superficie la traccia dell’andamento delle strutture sepolte. Una campagna archeologica che ha permesso di esplorare anche una vasta area multifunzionale di età romana a Cittanova, collocata lungo la via Emilia e dotata di un complesso termale e alcuni pozzi. Entrambi gli scavi sono stati illustrati nell’incontro “L’archeologia si racconta” a Palazzo dei Musei, promosso dal Museo Civico in collaborazione con la Soprintendenza.

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