Nel video l’intervista a:
– Alessandra Camporota, Prefetto di Modena
– Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore Università di Modena e Reggio Emilia

Il 9 maggio del 1978 veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse. La foto del suo cadavere riverso dentro al bagagliaio di una Renault 4 venne diffusa in tutta la Nazione e toccò le coscienze di milioni di italiani. Oggi questa data è diventata un simbolo, un’occasione per ricordare tutte le vittime del terrorismo e per riflettere sui modi per arginare questa piaga che con il trascorrere del tempo ha mutato forma, ma non la sua natura distruttiva. Come ogni anno Modena ha commemorato l’Onorevole Moro con la deposizione di una corona d’alloro alla stele a lui dedicata, alla presenza di tutte le autorità civili e militari. Il Prefetto Alessandra Camporota quel 9 maggio di 44 anni fa era al liceo e ha ricordato l’orrore di quel periodo. La cerimonia è proseguita davanti alla Fondazione intitolata a un’altra vittima del terrorismo: il professor Marco Biagi.