Comparirà davanti al giudice il 18 luglio Raffele Esposito. Il 34enne cuoco di Savignano sul Panaro dovrà rispondere di omicidio e occultamento di cadavere, violenza sessuale e tentato sequestro di persona

È stata fissata al prossimo 18 luglio l’udienza preliminare per Raffaele Esposito il cuoco di Savignano sul Panaro accusato di diversi reati a sfondo sessuale, tra cui l’omicidio della prostituta rumena Neata Vasilica uccisa a bastonate e poi gettata e data alle fiamme tra le campagne di San Donnino. La difesa punterà sul rito abbreviato. Il 34 enne accusato di aver commesso tre efferati delitti nell’arco di dieci giorni, al momento continua a proclamarsi innocente rispetto al delitto della lucciola rumena. Sin dai primi interrogatori aveva dichiarato di aver assistito all’uccisione della donna per mano di due uomini stranieri. Ma secondo le prove raccolte a suo carico tra la fine dell’agosto scorso e l’inizio di settembre, oltre all’omicidio si sarebbe reso responsabile anche di una aggressione fisica a Zocca ai danni di una conoscente e di un tentato sequestro di persona ai danni di una ragazza di 18 anni. Dieci giorni di follia che hanno fatto emergere un profilo da maniaco seriale caratterizzato da un profondo odio verso le donne. Esposito prima di finire in carcere viveva in paese insieme alla compagna e alle due figlie di lei e lavorava come cuoco nell’agriturismo il Mulino, era un soggetto insospettabile.