Il ministero della Salute tenta di porre un freno all’aumento dei casi del vaiolo delle scimmie in Italia e vara una nuova Circolare con cui aggiorna le informazioni sulla gestione dei contagi, dei contatti stretti e sui test da eseguire. Secondo l’ultima rilevazione aggiornata a ieri, i nuovi casi di Monkeypox nel nostro Paese sono arrivati a 505, con la presenza dell’infezione quasi esclusivamente fra i maschi, sono 501 rispetto alle donne, tra le quali si registrano 4 contagi. In Lombardia se ne contano 232, mentre il Lazio con 104 e l’Emilia-Romagna con 57 completano il podio di questa non invidiabile classifica. Le buone notizie arrivano invece da Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta, dove i casi sono fermi a zero. I casi sospetti, probabili e confermati del vaiolo delle scimmie devono essere segnalati tempestivamente dal medico segnalatore all’Asl di competenza e da questa alla regione/provincia autonoma. Per quanto riguarda la gestione del caso e le misure di sanità pubblica, il ministero della Salute ricorda che l’Mpxv può essere trasmesso a chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, attraverso il contatto con fluidi corporei, contatto con le lesioni o oggetti condivisi. Pertanto, i casi devono essere isolati fino alla caduta delle croste dell’eruzione cutanea, che indica la fine dell’infezione.