Misure più stringenti per evitare che le feste di Natale e Capodanno lascino a Omicron la possibilità di correre ancor più di quanto fatto finora. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge “festività” che impone una serie di nuove restrizioni a partire dalla pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. Esso prevede, innanzitutto, la chiusura fino al 31 gennaio di discoteche e sale da ballo. A differenza della bozza del decreto, che prevedeva l’accesso a queste attività con tre dosi di vaccino o due dosi più tampone negativo, il testo approvato dal consiglio dei ministri ha stabilito la totale chiusura. Sono poi vietati i concerti e le grandi feste all’aperto: stop quindi alle feste di Capodanno in strada, ai fuochi d’artificio popolari e alle iniziative di massa. Le mascherine tornano poi obbligatorie anche all’aperto, anche se in zona bianca. Negli stadi, nei palazzetti, nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto e sui mezzi di trasporto diventano obbligatorie le FFp2 ed è vietato consumare cibo e bevande. Una nuova stretta arriva anche per i non vaccinati: l’obbligo del Super Green Pass si estende anche alla consumazione al bancone in bar e ristoranti. La certificazione Super viene richiesta anche in palestra, piscine, sulle piste da sci e in tutte quelle attività che ad oggi erano possibili anche mostrando il solo tampone negativo. Sul fronte certificazioni, cambia anche la scadenza. A partire dal 1° febbraio la durata del green pass viene ridotta a 6 mesi dall’ultima somministrazione del vaccino. Questa data è stata scelta per dare il tempo a chi ha già effettuato la seconda dose di prenotare la terza. Il periodo minimo per la somministrazione del richiamo potrebbe poi essere ridotto a quattro mesi, ma per questa misura si attende l’ok dell’Aifa.