L’Ergastolo, con isolamento diurno per tre anni. Questa la richiesta della Procura generale di Bologna per l’ex Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato di essere uno degli autori della strage della stazione di Bologna del 2 agosto del 1980. Nel corso della 69esima udienza del processo ai mandanti della strage, l’accusa ha ritenuto di massimo rilievo le dichiarazioni dell’ex moglie Maurizia Bonini, che avrebbe riconosciuto l’uomo nel video Polzer, girato alla stazione pochi istanti prima dell’esplosione. Nel mirino dell’accusa, dopo Bellini, anche gli altri due imputati, l’ex capitano Piergiorgio Segatel per il quale è stata chiesta una condanna a sei anni per depistaggio, e Domenico Catracchia, per il quale sono stati chiesti tre anni e sei mesi per false dichiarazioni. Nella strage di Bologna, definita il più grave attentato terroristico avvenuto in Italia dal dopoguerra, persero la vita 85 persone, 200 furono i feriti tra i quali numerosi mutilati.