Nel video l’intervista ad Alessandro Corradi

È stata chiusa in un sacco nero e trattata come un caso Covid-positivo, ma il Covid, la signora Mafalda Piccinini, deceduta il 6 maggio nel reparto di medicina 2 del Policlinico di Modena, il Covid non l’aveva. Questa la storia denunciata alla stampa dal figlio della donna, Alessandro Corradi. La signora, 95 anni e affetta da gravi problemi cardiaci, era stata sottoposta al doppio tampone poche ore prima del decesso poiché la compagna di stanza era risultata positiva. Corradi, mostrando i risultati, evidenzia come sua madre fosse negativa; eppure, racconta, non ha potuto dare al genitore i funerali che avrebbe voluto. Alessandro Corradi, nel mostrare la documentazione, sottolinea come le spiegazioni che ha chiesto all’ospedale non siano state adeguate. Attraverso l’avvocato Roberto Chiossi, è ora intenzionato a capire fino in fondo cosa sia successo. Con una nota, l’ospedale rende noto che la signora Piccinini “era contatto stretto della sua vicina di stanza che purtroppo si è positivizzata al SARS Cov 2 al tampone nella quinta giornata di ricovero. Pertanto – chiosa il policlinico – la gestione della paziente è stata analoga a quella di un paziente sospetto. Capiamo che è doloroso ma è purtroppo necessario”