Per il secondo fine settimana consecutivo la nostra regione, come tante altre in Italia, sarà in zona gialla. La cabina di regia governativa ha stabilito la nuova mappa italiana, che vede sparire il colore rosso, con ritorno in arancione anche della Val d’Aosta, assieme a Sicilia e Sardegna, mentre il resto del paese è tutto in giallo. Tutto ciò nonostante l’indice Rt nazionale, attestato a quota 0,89, per la terza settimana di fila veda un leggero rialzo, un dato confermato anche nella nostra regione dove con 0,92 ci si sta avvicinando alla soglia uno, dopo che la scorsa settimana era a 0,81. Un aumento dovuto alla comparsa di alcuni focolai nelle scuole. Ma il dato in picchiata dei ricoveri nei reparti Covid e nelle terapie intensive permette di mantenere un certo ottimismo. L’occupazione delle terapie intensive emiliano romagnole con pazienti Covid è al 27%, con un -1% rispetto all’ultimo monitoraggio, i pazienti Covid in altri reparti non critici sono il 22%, con miglioramento di 2 punti percentuale, mentre i malati Covid ricoverati sul totale dei positivi in regione è del 4,2%, tutti dati confortanti. Ma i governatori sono preoccupati da un possibile rialzo nazionale oltre quota uno e da qui stanno portando avanti la richiesta al governo di modificare subito i criteri di valutazione del rischio e di abbandonare l’Rt relativo ai contagi per il più significativo dato relativo alle ospedalizzazioni, per non rischiare di dover chiudere magari da metà maggio quando la stagione turistica entra nel vivo.