Domani arriveranno i primi 50mila test sierologici acquistati dalla regione e da giovedì si potrà finalmente partire con lo screening di massa a tutto il personale sociosanitario dell’Emilia-Romagna, anche gli asintomatici. Fra la sanità pubblica e quella privata convenzionata si parla di circa 100mila persone.  I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, se il paziente è venuto in contatto con il virus, e se è o è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma. Si tratta della nuova strategia illustrata dal commissario per l’emergenza Sergio Venturi nei giorni scorsi, che permetterà di controllare tutti coloro che lavorano nella sanità in modo da garantire la sicurezza oltre del personale anche dei pazienti. Non più tamponi per capire se una persona è positiva dunque, o meglio non solo, prima un test del sangue e se il responso dice negativo bene così, altrimenti si procede con il solito tampone. Per garantire la copertura di massa, sono già stati ordinati ulteriori 100mila test sierologici, con l’obiettivo di arrivare a 200mila complessivi; saranno effettuati attraverso un piano e un calendario programmato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute.