Avevano scelto Guiglia come base tre rapinatori albanesi membri di una banda specializzata in rapine di gioiellerie. I colpi, messi a segno insieme a un cittadino di Brindisi, venivano commessi nel bolognese, ma erano in elaborazione rapine anche in altre regioni. Le indagini, tra Bologna, Brindisi e Modena hanno preso il via a partire dalle telecamere di videosorveglianza e il traffico telefonico dei soggetti che hanno permesso di ricostruire gli spostamenti dei ladri e a ricondurli alla sede di Guiglia. Arrestati dai Carabinieri del Capoluogo, i quattro sono ritenuti responsabili di due rapine nel bolognese e di altre tentate rapine nella nostra provincia. Il modus operandi, reiterato, prevedeva il furto di un’auto con cui raggiungere le gioiellerie, dove i malviventi entravano con il volto travisato e armati di martelli con i quali rompevano le teche per prendere i preziosi.