“Si tornerà a scuola se e quando, sulla base delle indicazioni degli esperti, le condizioni lo consentiranno”. Così si è espresso il ministro all’Istruzione Lucia Azzolina sul tema della riapertura degli istituti scolastici sul territorio nazionale durante un’informativa in Senato. Per la prima volta il ministro ha prefigurato l’ipotesi più estrema, ovvero quella della chiusura per l’intera durata dell’anno scolastico. Al momento, tutto resta legato all’andamento del contagio. Al ministero aspettano quindi le comunicazioni ufficiali da parte delle autorità mediche, ma intanto si stanno valutando i possibili scenari. La prima ipotesi è quella di riaprire a maggio, più probabilmente nella seconda metà. Un ritorno alla normalità per gli studenti quasi simbolico, dati i pochi giorni che seguirebbero prima delle vacanze estive. La seconda ipotesi è quella che prefigura la riapertura direttamente a settembre. Uno scenario tutt’altro che escluso, dato che la priorità, ha ribadito il ministro, è quello di assicurare agli studenti la massima sicurezza. Nel frattempo, nel corso del suo intervento in Senato, il ministro Azzolina ha confermato come, a prescindere dagli scenari, l’anno scolastico risulterà valido, anche se non si raggiungeranno i 200 giorni di lezioni previsti dalla normativa. La ministra ha assicurato che sta lavorando alla ridefinizione del calendario, alla valutazione, al recupero e allo svolgimento degli esami di Stato per le scuole medie e superiori. Proprio la maturità è un altro tema caldo su cui circolano diverse ipotesi. Una delle più accreditate è la rinuncia ai commissari esterni, mentre sta diventando sempre più probabile lo stop all’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro. Nel frattempo, il ministro ha firmato un decreto per distribuire nelle scuole 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza.