CALMASINO (VERONA). Un caldo infernale abbraccia il test congiunto tra il Modena di Paolo Bianco, costretto a saltare la prima di campionato e a rimanere alla finestra a causa dei ricorsi e controricorsi tra Reggina e Brescia che produrranno  un verdetto definitivo solo il 29 agosto, e la Virtus Verona, la squadra di Luigi Fresco, il tecnico-presidente del club del quartiere Borgo Venezia della città scaligera che ha portato dalla Terza categoria fino alla Lega Pro, categoria in cui ancora milita. Si gioca a Veronello, il quartiere generale del Verona dedicato allo storico presidente Saverio Garonzi, e l’amichevole prevede tre tempi di 35 minuti l’uno: un’occasione per mister Bianco di vedere all’opera tutti i suoi uomini in vista del debutto ufficiale che si terrà sabato 26 allo stadio Braglia nel match interno contro l’Ascoli.

1° TEMPO. Si inizia alle 17 e la temperatura è torrida,  ma una leggera brezza che arriva dal lago spunta come una benedizione. Bianco sceglie come formazione iniziale Gagno in porta protetto da Oukhadda, Vukusic, fresco di contratto, Cauz e Guiebre. In mezzo Gerli in regia alle spalle di Palumbo e Gargiulo. Tremolada in trequarti, Falcinelli e Strizzolo il duo d’attacco canarino. A parte la coppia centrale difensiva, potrebbe essere anche una possibile formazione titolare. Non c’è Silvestri, rimasto a Modena, assenza che lascia presagire una possibile partenza verso Catania o Lecco.  La Virtus si oppone con un 3-4-1-2 in cui spiccano nel trio offensivo Danti, Gomez (ex Gubbio) e Casarotto. Il match scatta su buoni livelli di agonismo. Bianco chiede ritmo e attenzione nel possesso palla. Una conferma: Tremolada è sempre l’uomo più alto quando di tratta di pressare la costruzione dal basso della Virtus. Che non resta a guardare e punzecchia con convinzione i gialli anche se rischia su due conclusioni di Tremolada di poco fuori misura. Al 31′  il Modena passa quando da un’iniziativa di Strizzolo sulla sinistra, la palla arriva a Gargiulo bravo a seguire l’azione e a freddare Sheik.

2° TEMPO. Fuori Gerli e  Tremolada, dentro Duca e Magnino: il primo si piazza in trequarti, il secondo va a fare l’interno destro con Palumbo che si abbassa in regia. Duca esplode un bel destro, ci prova anche Magnino e i gialli, rispetto al primo tempo, prendono campo con convinzione. Bianco vuole vedere  Gargiulo anche sul centrodestra alternandolo a Magnino. Zaro per Vukusic, Abiuso per Strizzolo  e si continua a giocare a una porta perché la Virtus perde spessore sia sul piano atletico che tecnico. Guiebre e Falcinelli scaldano le mani a Zecchin, entrato per Sheik, ma il raddoppio non arriva. Anzi, in un ribaltamento di fronte, la Virtus trova il pareggio con Grazioli dopo un duello perso da Zaro con Menato pronto a servire il compagno per la stoccata vincente.

3° TEMPO. Un palo di Abiuso  apre la terza frazione di gioco che il Modena affronta con Vandelli in porta, Ponsi, Zaro, Pergreffi e Cotali dietro e Magnino alle spalle di Battistella e Duca in mezzo al campo. Giovannini agisce alle spalle di Bonfanti e Abiuso. Match sempre vivo, ma caldo e stanchezza  abbassano i ritmi dell’incontro  che termina in pareggio. Ora, dopo il riposo di lunedì, testa a capofitto sul debutto in campionato, appuntamento che tutta  Modena aspetta con impazienza.