Il tutto in vista dell’imminente quotazione in Borsa del Cavallino rampante

La Ferrari potrebbe presto seguire l’esempio della casa madre Fiat e trasferire la propria sede legale in Olanda. Non è una indiscrezione, sono parole del grande capo Sergio Marchionne. A margine della presentazione della nuova 500 al Lingotto di Torino, ieri sera, il presidente del Cavallino Rampante, rispondendo ad una domanda, ha ammesso la possibilità del trasloco ad Amsterdam, precisando che comunque Ferrari pagherà tutte le tasse in Italia, dove rimarrà anche saldamente ancorata la produzione. Nessun allarme, insomma, per i lavoratori di Maranello: Marchionne, fin da quando ha assunto la presidenza, poco meno di un anno fa, ha sempre rimarcato il Made in Italy come carattere imprescindibile per la Rossa. Ma allora perché il trasferimento in Olanda? “Questione di leggi e burocrazia, sui il Belpaese ha ancora molto da fare”, lascia intendere il manager. Intanto, il Cavallino si prepara a sbarcare in Borsa a Wall Street e su un altro listino europeo ancora da annunciare. O, meglio: a finire sui mercati finanziari, entro la fine di quest’anno, sarà il 10% della società, mentre la restante quota resterà nelle mani degli azionisti di Fiat Chrysler (ossia principalmente la famiglia Agnelli). Marchionne valuta Ferrari sui 10 miliardi di euro. Ma prima della quotazione, la casa di Maranello dovrà assumere una struttura più simile a quella del gruppo Fiat Chrysler, che ha la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna. Il Rosso, insomma, almeno sui mercati finanziari, potrebbe presto tendere all’arancione.