Quella gonna plissettata di un abito bianco come la neve, che si solleva e inizia a svolazzare su una grata di un marciapiede di New York. Due mani, che a fatica cercano di domarla, lasciando però scoperte le gambe statuarie. Questa è stata una delle scene più iconiche del cinema americano, ma allo stesso tempo anche una delle immagini che meglio hanno caratterizzato la sensualità e la potenza scenica di Marilyn Monroe. Una dea, una vera diva. Bionda, con occhi profondi e un neo su quelle labbra rosso fuoco. Evocata da Kim Kardashian all’ultimo Met Gala, Marylin lasciava il mondo terreno una notte tra il 4 e il 5 agosto di 60 anni fa. La diva di tutte le dive moriva a soli 36 anni a causa di una overdose di barbiturici. Una morte controversa, che nella versione ufficiale venne dichiarata come un probabile suicidio. Furono tante però le ipotesi circolate in quegli anni, tra cui anche quella di un probabile omicidio commissionati da Robert Kennedy. Nonostante la sua dipartita Marilyn a distanza di tutti questi anni ancora oggi è l’incarnazione del sogno americano. Donna fragile, insicura, segnata da un’infanzia dolorosa; Incastrata nel ruolo di oca bellissima con le sue interpretazioni, comiche e sensuali allo steso tempo venne premiata in tre occasioni con il Golden Globe, e si aggiudicò anche un David di Donatello che ricevette dalle mani della grande Anna Magnani. Una vita e una carriera la sua vissuta in fretta ma capace di lasciare il segno.