Guardia sempre alta contro le zanzare, e soprattutto contro le malattie virali potenzialmente gravi che possono trasmettere. In Italia è presente un solo un tipo di zanzara, la Tigre, che è in grado di trasmettere malattie virali come la Chikungunya, la Dengue e infezione da Zika Virus. Con l’arrivo della bella stagione e delle temperature elevate e la ripresa, dopo la pandemia, dei viaggi internazionali verso Paesi in cui la circolazione dei virus responsabili è endemica, aumenta il rischio di importazione di casi confermati di queste malattie infettive. Proprio per la necessità di individuare precocemente i casi infetti, oltre che per ridurre il numero degli insetti e tenere monitorata la situazione, in Emilia-Romagna è pronto il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2023, finanziato con 800mila euro, a supporto delle attività di disinfestazione svolte dai Comuni. Oltre però alle attività che questi mettono in atto e insieme a quelle delle Aziende sanitarie, per rendere il più efficace possibile la lotta alle zanzare, sono coinvolti anche i cittadini, chiamati ad adottare nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare la proliferazione degli insetti sia per proteggersi. I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano infatti solo il 20-30% del totale, il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. La sorveglianza sanitaria sui casi di malattia Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile si svolge tutto l’anno, ma nel periodo di attività del vettore, quindi dal 1^ maggio al 31 ottobre, viene potenziata.