Nonostante l’inflazione in questo primo mese dell’anno evidenzi una nuova frenata, la crisi economica persistente ha fiaccato i cittadini che hanno maturato una forte preoccupazione generalizzata e il timore di non riuscire più a far fronte alle tante spese richieste. Questo stia portando  i consumatori a mettere in atto azioni di protezione. Due in particolare fanno riflettere. Ad illuminare la situazione sono i dati Istat che evidenziano un deciso cambio di rotta degli utenti nelle spese alimentari. Sono sempre di più quelli che si rivolgono ai discount. Questa tipologia di market nel 2023 ha visto una crescita dell’8,5%, l’incremento più elevato registrato tra tutte le attività commerciali. Il caro prezzi ha così portato ad un cambiamento nei comportamenti degli italiani. Quello più macroscopico e allarmante è legato proprio agli alimentari. Il comparto ha registrato un calo mensile dello 0,2% a causa di un aumento dei costi del 4,1%. Dati indicativi che raccontano di un italiano medio che sceglie di tagliare spese importanti come quelle per il cibo. Ma non solo perché un’altra indagine, questa volta commissionata da una società svedese di tecnologie per il risparmio energetico, Aira, ha evidenziato che almeno 6 italiani su 10 preferiscono avere case fredde piuttosto che avere preoccupazioni nel pagamento delle bollette. Italiani pronti a restare al freddo dunque, nella morsa della crisi finanziaria attuale che pur mostrandosi più leggera dei mesi scorsi, non riesce a rendere meno ansiose le persone, appesantite anche da una situazione internazionale delicata. Una situazione generale insomma che fa prevedere un futuro di grande incertezza