1.482.377 persone in Italia hanno sviluppato gli anticorpi per il Sars-Cov-2: a rivelare questo dato è il risultato di un’indagine, condotta dall’Istat con il Ministero della Salute, la quale ha evidenziato come il 2,5% della popolazione italiana sia entrata in contatto con il Covid-19 e abbia sviluppato una risposta immunitaria. Questi numeri sono sei volte superiori ai casi ufficiali e sono il frutto dell’attività di indagini sierologiche. L’indagine ha preso in esame il periodo compreso tra il 25 maggio e il 15 luglio ed è stata mirata a definire la proporzione di persone nella popolazione generale che hanno sviluppato una risposta anticorpale contro SARS-CoV-2. L’aspetto più interessante della ricerca congiunta di Istat e Ministero della Salute è l’analisi finale dei dati con la quale si è scoperto che chi ha avuto contatti con un familiare convivente infettato dal Virus ha sviluppato anticorpi nel 41,7% dei casi. La prevalenza si abbassa al 15,9% se il familiare non risulta convivente, mentre è del 11,6% per contatti tra colleghi di lavoro. Tra chi ha sviluppato una risposta immunitaria gli asintomatici sono il 27,3%, mentre  chi ha avuto solo uno o due sintomi il 23,4%. In Emilia-Romagna la percentuale di persone risultate positive ai test sierologici è del 2,8%, in linea con il dato nazionale. “Il fatto che il 2,5% della popolazione sia entrato in contatto con il virus” ha dichiarato il presidente Istat Gian Carlo Blangiardo “significa che la probabilità di incontrare un positivo è del 2,5. Se in un giorno si incontrano 20 persone si ha il 50% di possibilità di incontrare una persona positiva”. Motivo per cui gli esperti continuano a raccomandare l’uso della mascherina e del distanziamento sociale per contenere il contagio.