Le indagini si stanno svolgendo a 360 gradi e gli inquirenti stanno procedendo con accertamenti su tutte le persone che fanno parte della vita di Alice Neri, la mamma e moglie di 32 anni trovata carbonizzata nel baule della sua macchina la notte tra il 17 e il 18 novembre. Tanti ancora i dubbi su questa vicenda dai contorni macabri. Alice la sera prima della sua scomparsa dopo il lavoro si era incontrata con un suo collega in un bar di Concordia. I due sono stati insieme all’incirca fino alle 2 di notte quando si sono salutati. A questo punto, secondo quanto emerso dall’analisi dei filmati delle telecamere, una volta entrati nelle rispettive auto Alice ha svoltato verso Fossa e l’amico nella direzione opposta.  Sembra però che la donna sia partita dieci minuti dopo il collega restando da sola in macchina nel parcheggio del bar. Uno scenario che apre nuove domande. Intanto la procura ha disposto sui resti un esame del DNA, affidandone l’esecuzione ai RIS di Parma per accertarne l’identità e per verificare la presenza di traumi a livello scheletrico. In settimana, come confermato anche dal suo legale, verrà ascoltato ufficialmente per la prima volta dagli inquirenti. Al momento ancora non ha ricevuto la convocazione da parte del pm. Finora l’uomo ha collaborato con le forze dell’ordine fornendo tutte le informazioni in veste di persona informata sui fatti