Per raggiungere il risultato e fare una valutazione lungo questo 2023 sui consumi dei modenesi Federconsumatori ha avviato un sondaggio attivando un campione di circa 200 persone sparse su tutto il territorio. Dalla ricerca è emerso con forza un calo, se non un crollo, della fiducia generale dei cittadini nel futuro. Due terzi del campione, infatti, prevede un peggioramento delle condizioni del proprio nucleo familiare nel 2024. Poco meno, il 62%, ritiene peggiorata la propria condizione attuale rispetto al passato. Alla crisi economica, alla contrazione dei redditi reali, si è risposto riducendo in modo importante la spesa per abbigliamento, bar, ristoranti e vacanze. Al contrario, il 61% degli intervistati ritiene che sia cresciuta la propria spesa sanitaria, sintomo della difficoltà in cui si muove attualmente la sanità pubblica. Per quanto riguarda acquisti e consumatori, il 68% di questi ultimi si sentono appesantiti da un aumento dei prezzi che si è mosso tra il + 15 e il + 20%. Si apre così il ventaglio di opportunità di risparmio. Il modenese sta dimostrando flessibilità alla ricerca costante di offerte. Si conferma la crisi dell’ipermercato, mentre continua a soddisfare il supermercato. Cresce invece l’attenzione e l’utilizzo dei discount che nel modenese hanno registrato i maggiori incrementi percentuali. Chi frequenta i discount, racconta la ricerca Federconsumatori Modena, lo fa non solo per il prezzo, ma anche per la velocità d’acquisto e – sorpresa – per la qualità dei prodotti in vendita.